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Roma, Sfattoria degli ultimi: “Paola aggredita da un bracconiere mentre cercava di salvare un cinghiale”

Roma, Sfattoria degli ultimi: “Paola aggredita da un bracconiere mentre cercava di salvare un cinghiale”
La fondatrice della Sfattoria degli Ultimi

La fondatrice della Sfattoria degli Ultimi sarebbe stata aggredita a Roma da un bracconiere mentre cercava di salvare un cinghiale. A denunciarlo è la stessa vittima Paola Samaritani che attraverso i social del rifugio su via Flaminia che ospita animali salvati dal maltrattamento.

Roma, Sfattoria degli ultimi: “Aggredita da un bracconiere mentre cercava di salvare un cinghiale”

Roma, Sfattoria degli ultimi: “Paola aggredita da un bracconiere mentre cercava di salvare un cinghiale”
l’arrivo dell’ambulanza – immagine da Facebook Sfattoria degli ultimi

“Mi ha buttato per terra, non me l’aspettavo” racconta Paola in un video postato su Instagram che la riprende stesa sull’asfalto, mentre in altre immagini si vede il telefono rotto e l’arrivo dell’ambulanza. Sul posto è intervenuta la Polizia contattata da alcune persone. “Tutta questa violenza non è solo verso gli animali, è sulle donne e dappertutto Una persona che insegue un cinghiale con coltelli i vita e un bastone, che persona è?” dice ancora nel video la fondatrice della Sfattoria, Paola Samaritani.

Spintonata e caduta a terra

Secondo il racconto, la donna sarebbe stata aggredita mentre riprendeva con il cellulare l’uomo che a suo dire dava la caccia ad un cinghiale. Sarebbe stata spintonata facendola cadere a terra. L’uomo però avrebbe negato e sempre secondo quanto riferisce sui social la Sfattoria degli ultimi qualcuno avrebbe “rilasciato una testimonianza a suo favore per cui per ora la Polizia non può fare nulla, bisogna fare denuncia. Abbiamo contattato l’avvocato Angelita Caracciuolo che ci ricontatterà al più presto”.

Il caso sui social

il caso è rimbalzato velocemente in rete tra le pagine social degli animalisti che chiedono provvedimenti oltre a dare la loro solidarietà alla presunta vittima. Tra loro anche l’animalista e influencer Enrico Rizzi. “Un uomo, armato di coltello che tenta di uccidere un cinghiale e una donna, da sola, che per provare a fermarlo, viene aggredita, le viene spaccato e portato via il telefono” ha detto Rizzi a la Repubblica.

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“È il triste risultato di chi, forte del fatto che abbiamo un governo totalmente nemico degli animali e quindi dalla propria parte, pensa di poter agire in questo modo vergognoso, squallido e disumano. Auspico una dura condanna da tutto il mondo politico e soprattutto i dovuti accertamenti sull’aggressore, già individuato dalle forze dell’ordine, che ringrazio” ha concluso l’influencer.