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Lazio, emergenza difesa: Casale fermo, Romagnoli a rischio

In vista della sfida di campionato contro la Salernitana, la Lazio si trova ad affrontare un’emergenza difensiva a causa delle assenze di Casale e Romagnoli. Casale, fermo per un problema all’adduttore destro, aveva appena fatto il suo ritorno in gruppo dopo un mese di stop, ma ora rischia di doversi fermare nuovamente per altri 20 giorni.

Nel frattempo, Romagnoli non si è allenato, ma potrebbe stringere i denti per la gara di sabato. Sarri, nonostante le difficoltà, sta cercando soluzioni creative per affrontare la Salernitana. Nelle prove tattiche, ha deciso di sfruttare il giovane Ruggeri e il “fuori progetto” Kamenovic per completare le due formazioni testate.

Non sembrano particolarmente preoccupanti le condizioni di Romagnoli, che ieri ha interrotto in anticipo la seduta di allenamento. La rifinitura di domani mattina sarà cruciale per chiarire la lista dei giocatori presenti e indisponibili, nonché per valutare eventuali recuperi e forfait dell’ultimo minuto.

Difesa Lazio, Patric il pilastro

patric depressione

C’è solo una certezza al momento nella difesa della Lazio: Patric. Il difensore spagnolo si è confermato a grandi livelli, superando Casale nelle gerarchie. Nelle ultime ore, al canale Twitch di El Desmarque ha raccontato: “Nel 2022 potevo andarmene gratis, pensavo che mi avrebbe fatto bene giocare in Spagna in un campionato in cui non avevo giocato e dove mi sarebbe piaciuto giocare, ma alla fine non ho fatto il passo perché qui mi sono sempre sentito a mio agio e rispettato e ho deciso di restare. A oggi sono ancora felice”.

“Perché non si è concluso l’affare col Valencia? Onestamente è stato Sarri a convincermi a continuare, venivo da una stagione che era stata brutta per me dal punto di vista emotivo, senza tifosi per via della COVID, in Champions League e anche se l’anno prima ero in un grande momento. Ci hanno chiuso in casa, ho fatto un trasloco in un piccolo appartamento da solo, chiuso in casa nel mio momento migliore. Avevo ansia, depressione, è stato il mio anno peggiore e dovevo giocare senza dire niente. Ho passato un momento molto brutto. Per questo non volevo rinnovare, ma è arrivato Sarri, ha tirato fuori la versione migliore di me”, ha concluso.