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Studenti in protesta a Roma, occupati il liceo Machiavelli e il da Vinci

Studenti in protesta a Roma, occupati il liceo Machiavelli e il da Vinci
immagini da Welcome to favelas e pagina Instagram Donne de Borgata

Altre due scuole occupate a Roma. Sono stati gli studenti di due istituti del centro della Capitale ad entrare in protesta occupando i locali scolastici nelle scorse ore. Dalle finestre del liceo Machiavelli a San Lorenzo e dell’istituto Leonardo da Vinci di via Cavour, sono stati appesi i classici striscioni che annunciano l’occupazione.

Studenti in protesta a Roma, occupati il liceo Machiavelli e il da Vinci

Gli studenti del Machiavelli chiedono scuole sicure e che vengano risolti con urgenza problemi come “intonaco cadente, bagno spesso inagibili, impalcature provvisorie, cortile della sede centrale non adatto allo svolgimento di attività scolastiche e ricreative”.

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Si uniscono alla protesta per i tagli all’istruzione pubblica e chiedono al Governo più attenzione alle tematiche sulla parità di genere, pronti a partecipare alla manifestazione del 25 novembre contro la violenza sulle donne.

La solidarietà del gruppo “Donne de Borgata”

Il gruppo Donne de Borgata nell’annunciare l’occupazione del liceo classico di via dei Sabelli a San Lorenzo solidarizza “con chi lotta per le problematiche del proprio Istituto e di questo sistema scolastico che alimenta discriminazioni e disuguaglianze. Per Giulia e per tutte, per il popolo palestinese, per chiunque venga oppresso da questa società e da questo sistema continuiamo a mobilitarci nelle scuole, nelle università e nei quartieri per conquistarci diritti e tutele! Mai più vittime”.

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Studenti nei cortili contro il minuto di silenzio: “facciamo rumore” per Giulia per ogni vittima di femminicidio

Intanto dal liceo Manara al Tasso, al Virgilio all’Albertelli, molti studenti sono usciti in cortile per opporsi al minuto di silenzio del ministro Valditara facendo rumore per Giulia e per ogni vittima di femminicidio. “Nelle aule, nei corridoi, diciamo no a un silenzio assordante. Bruciamo tutto. Fate rumore con ciò che potete”. L’appello degli studenti come riporta l’Ansa.