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Dehors a Roma, le reazioni dopo il nuovo regolamento

COVID E GREEN PASS TERMINATO LO STATO DI EMERGENZA , DEHORS PANTHEON

Nuove regole per i dehors di Roma, ma probabilmente a partire dal 2025. Nel frattempo rimangono in vigore quelli emergenziali – approvati durante la pandemia – fino alla fine del 2024. Cosa prevedono le nuove regole? Città suddivisa in 3 quadranti e un decalogo estetico da rispettare, così come previsto dal nuovo «Regolamento per le occupazioni di suolo pubblico» (Osp) varato dalla giunta Gualtieri.

Dehors, critiche al nuovo regolamento

dehors
 

Un regolamento che per ora non fa felici tutti. A partire della Fiepet Confesercenti che attraverso le parole del suo presidente Sergio Paolantoni fa sapere: “Il nostro timore è che le norme possano essere addirittura più penalizzanti rispetto alla situazione dei tavolini pre Covid. Chiediamo quindi all’assessore Lucarelli di avviare subito gli incontri, in presenza anche dell’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè: la categoria è preoccupata soprattutto per le “Osp” della viabilità principale, perché senza un nuovo Piano del traffico si verrebbe a creare una situazione insostenibile con l’annullamento di centinaia di concessioni già autorizzate”, riporta il Corriere della Sera.

La Fipe Confcommercio, attraverso le parole del suo presidente Sergio Paolantoni, dice: “Prendiamo atto di questa bozza. C’è però tutto il tempo per migliorare il testo. Penso, però, che sia un buon impianto sul quale si può lavorare”.

Chi è Soddisfatta invece è la Cna: “Accogliamo con piacere la bozza – dice il presidente Federico Mondello – e apprezziamo che l’assessorato abbia accolto i nostri suggerimenti quali i nuovi parametri di calcolo delle superfici concesse, il catalogo degli arredi, un principio di premialità da applicare ai progetti unitari. Ma auspichiamo che rimanga vivo l’impegno di maggiori controlli”.

Il presidente della Confartigianato Andrea Rotondo è “deluso dall’impossibilità per le attività che hanno solo il consumo sul posto (fuori dalla zona Unesco) di ottenere l’occupazione di suolo pubblico. Anche alla luce delle dichiarazioni del sindaco che, preoccupato per la sicurezza delle periferie, aveva parlato di aiutare le attività di artigianato con tavoli all’esterno”.