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Leone scappato dal circo a Ladispoli, il giallo della gabbia aperta

Leone scappato dal circo a Ladispoli, il giallo della gabbia aperta
il leone in fuga a Ladispoli e il momento della cattura - immagini da video Welcome to Favelas

Leone in fuga per oltre sei ore tra il canneto, il torrente e le strade di Ladispoli controllato passo passo dall’imponente macchina di sicurezza scattata dopo l’allarme.

E’ finita intorno alle 22 di ieri la passeggiata di Kimba il leone fuggito dal Rony Roller Circus, quando uno dei dardi con il sedativo è andato a segno facendolo addormentare.

Leone scappato dal circo a Ladispoli, il giallo della gabbia aperta

Il leone è così stato riportato in gabbia, la stessa da dove era riuscito a trovare la libertà, creando per ore una specie di coprifuoco nella cittadina a nord di Roma. Con i residenti chiusi in casa che hanno immortalato dalle finestre o in auto i passaggi dell’animale tra le strade di Ladispoli.

Intorno l’imponente dispiegamento di forze dell’ordine, con un elicottero che monitorava dall’alto mentre agenti e veterinari con fucili caricati con il sedativo seguivano l’animale per catturarlo. Il primo dardo avrebbe fatto poco effetto e così la “caccia” è proseguita per ore fino al colpo decisivo intorno alle 21 che ha addormentato Kimba abbastanza da metterlo in sicurezza e riportarlo al circo.

Le indagini sulla fuga

Leone scappato dal circo a Ladispoli, il giallo della gabbia aperta
il leone per le strade a Ladispoli – immagine dal web

Ma è proprio su come il leone sia riuscito a sfuggire alla sicurezza circense che si cerca di trovare una risposta. Le indagini cercano di chiarire se la gabbia sia stata lasciata aperta involontariamente o se qualcuno abbia messo in atto un sabotaggio.

Tre persone sarebbero state viste intorno alla gabbia, “tre uomini” secondo i circensi, riporta la Repubblica, avrebbero armeggiato intorno alle sbarre dietro le quali era custodito Kimba. Non è escluso inoltre che la chiusura potesse essere difettosa.

Il caso ha tenuto col fiato sospeso i residenti della cittadina laziale e scatenato le polemiche degli animalisti. Nel pomeriggio alle 16 l’attivista Enrico Rizzi sarà davanti al circo a Ladispoli per “verificare personalmente le condizioni del circo, la detenzione degli animali e il rispetto delle norme”.

Il ricorso al Tar

“Spero che questo episodio possa smuovere qualche coscienza, e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi” ha scritto su Facebook il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando dopo la cattura del leone.

“Purtroppo – aveva già spiegato Grando – non possiamo vietare ai circhi con animali di venire nella nostra città. Nel 2017 ci abbiamo provato ma abbiamo perso il ricorso al Tar e abbiamo anche dovuto risarcire le spese legali ai ricorrenti. Finché non cambieranno le norme non potremo fare diversamente”.