Lazio-Feyenoord è un incrocio pericolo non solo sul campo, con i biancocelesti che perdendo vedrebbero scemare le possibilità di approdo agli ottavi di finale di Champions League, ma anche e soprattutto per le strade di Roma.
Perché, nonostante il divieto di trasferta imposto dalla Uefa ai tifosi olandesi, alcune decine di ultras del Feyenoord sono arrivati nella Capotale da turisti, per aggirare il divieto ai gruppi di tifosi organizzati. Una presenza testimoniata anche da qualche foto e video pubblicati sui social.
Lazio-Feyenoord, maggiori controlli
I tifosi olandesi si sono aggirati per le vie del centro di Roma fermandosi in alcuni pub. Sono stati tenuti d’occhio dalle forze dell’ordine, che non hanno registrato al momento incrocio con tifosi della Lazio e della Roma.
I precedenti, però, impongono prudenza. Quando gli olandesi vengono a Roma, infatti, c’è sempre il rischio di disordini. Il primo episodio risale al 2015, quando i tifosi del Feyenoord danneggiarono la Barcaccia, finendo sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo.
Ma ci sono casi anche molto più recenti. Per questo il livello di allerta si è alzato. I tifosi olandesi intendono seguire la partita di questa sera allo stadio Olimpico di Roma in alcuni pub nei pressi del Foro Italico, per stare più vicini alla propria squadra.
Motivo per cui sono previsti maggiori controlli nei pressi dei pub a ridosso dei Fori Imperiali, via Cavour, Colosseo, e poi piazza di Spagna, corso Vittorio Emanuele e via del Plebiscito, ma anche via del Corso e tutta la zona del Flaminio, da piazza del Popolo a piazzale delle Belle Arti e viale Tiziano.
Tifosi olandesi a Roma, i precedenti
Non solo l’eclatante caso del 2015, con il danneggiamento della storica fontana. Quando i tifosi olandesi arrivano nella Capitale il rischio di scontri si alza inesorabilmente. Come successo lo scorso aprile, quando gli olandesi erano impegnati nella gara di ritorno di Europa League contro la Roma.
In quel caso un gruppo di ultrà romanisti circa 200 hanno raggiunto l’area del Colosseo con l’intenzione di “confrontarsi” con una trentina di supporter olandesi proprio nel locale individuato grazie ai post lanciati sui social. Una probabile spedizione punitiva che è stata arginata in tempo dalla polizia intervenuta sul posto.
