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Immobile, un gol per riprendersi la Lazio

Immobile

Immobile si è presentato sul dischetto di rigore col peso del mondo sulle spalle. Il suo mondo, fatto dei tifosi biancocelesti che pregavano dalla curva nord, fatto di gol che non arrivano e di critiche che non sono piaciute. Si è scrollato di dosso un bel po’ di tensione Immobile, spiazzando il portiere della Fiorentina all’ultimo respiro regalando una vittoria pesantissima alla Lazio.

Per la prima volta nel corso della sua avventura in biancoceleste, il bomber si è sentito in discussione. Non più l’elemento centrale del gioco offensivo della Lazio. Una parentesi momentanea, perché se Immobile sta bene gioca sempre. Ma pur sempre una parentesi inedita per lui, abituato a caricarsi sulle spalle i compagni a suon di gol.

Immobile, le parole dopo la vittoria

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Un gol, quello con la Fiorentina, che potrebbe aiutarlo a sbloccarsi definitivamente. Le reti in campionato sono tre, poche per un giocatore come lui, ma considerando anche le pause per qualche problemino fisico è un bottino accettabile, che Ciro spera di rimpinguare quanto prima.

Ha parlato, ai microfoni di Sky Sport al termine della gara: “Se devo mettere in ordine il momento della squadra, della sconfitta a Rotterdam, il mio momento. Metto la squadra al primo posto, si poteva vincere o perdere e alla fine abbiamo vinto noi. Stanno mancando gol di noi attaccanti, poi è ovvio che devi prima verticalizzare e avere la brillantezza di saltare l’uomo”.

Ha aggiunto: “Ci sta mancando un po’ di lucidità davanti alla porta per concretizzare. Non abbiamo subito gol e per noi è un punto di partenza importante. Ci servono partite come queste dopo le cavolate fatte all’inizio, ci siamo buttati giù. Ora siamo nel vivo nel campionato e nell’Europa. Io sono molto sereno, ho la mia famiglia vicino. Il gol lo dedico a mio padre, sono felice. I miei figli mi fanno sorridere anche nei momenti un po’ così”.

Le parole di Sarri

Anche Sarri, in conferenza stampa, ha parlato del momento di Immobile: “Il gol può aiutarlo sicuramente. Ma penso che Immobile abbia bisogno di fare quello che non ha fatto negli ultimi sei mesi, allenarsi con continuità. Quando un giocatore di 33 anni si trova a fare per mesi quindici giorni di allenamento sì e quindici no, è chiaro che cala di condizione e questo da un punto di vista psicologico lo manda in sofferenza. Il gol lo può aiutare, ma soprattutto lo aiuterà allenarsi per un paio di mesi senza interruzioni. Abbiamo la fortuna di avere Castellanos che si sta inserendo abbastanza bene, d’altronde questa mattina dovrebbe essere stato convocato in Nazionale per la prima volta. In questo momento è giusto premiare questo ragazzo, ma non è una bocciatura per Ciro. Noi lo stiamo aspettando”, ha concluso.