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Roma di Sera – Puntata di Giovedì 14 Settembre 2023

A “Roma di Sera” la prima notizia è l’omicidio nel pomeriggio a Tor Bella Monaca di un pregiudicato in strada, che ha fatto ripiombare il quartiere nel terrore. Giorni fa il grande “blitz” all’alba delle forze dell’ordine, ma le periferie romane sono tornate ad essere teatro di violenza, come al Quarticciolo, dove un gruppo di persone ha inseguito e picchiato selvaggiamente un borseggiatore. Piazze di spaccio, giovani allo sbando e le Istituzioni che sembrano limitarsi a interventi “spot” ogni tanto. Ne parliamo con uno dei “preti di periferia” più conosciuti, Don Gaetano Saracino, parroco della “Chiesa San Giuseppe Cafasso”, tra la Tuscolana e il Quadraro. “Dobbiamo rispondere all’esasperazione ascoltando le persone e occupando gli spazi – spiega – e non basta certo la Polizia… Giorni fa una coppia di anziani è morta sola in casa, perché ormai tutti sembrano indifferenti a i propri vicini e poi c’è il tema dei già giovani. Noi cerchiamo di avvicinare i ragazzi alle regole, facendogli incontrare anche gli agenti, le istituzioni, ma soprattutto tenendo sempre aperta la nostra parrocchia per dare risposte, conforto e ascolto. Questo andrebbe fatto, oltre a portare decoro dove non c’è e purtroppo certe zone di Roma sembra che non possano cambiare, ma bisogna mantenere sempre la fiducia, nonostante tutto”.  

Stamattina in Piazza Venezia, invece, c’è stato uno smottamento del terreno sopra il cantiere della “Metro C” che ha fatto deviare il traffico, impazzito in pochi minuti. Ma è ancora l’attesa della Delibera sulla “Nuova Ztl” a tenere banco. Per il capogruppo della “Lega” Fabrizio Santori, che a primavera porta in piazza centinaia di persone per dire “No” ai divieti, Gualtieri deve capire che i divieti vanno ritirati, è assurdo far pagare l’inquinamento alle famiglie romane, la nostra petizione online ha superato le centodieci mila firme, e il Sindaco dovrebbe ascoltare i suoi cittadini, ma parliamo di una sorta di ectoplasma che i romani faticano pure a riconoscere”.

Dagli attacchi dell’opposizione in Campidoglio, all’attacco degli “hacker” tedeschi a “Zetema”, società capitolina che gestisce altre sette aziende. I pirati informatici hanno rubato ben 80 milioni di dati, tra progetti e identità dei romani. “Questo purtroppo avviene – spiega l’esperto William Nonnis, analista tecnico della Presidenza del Consiglio dei Ministriperché i sistemi capitolini sono fragili, come quelli di molti altri comuni italiani, e non si investe abbastanza in questi siti, salvo poi accorgersi che i danni esterni sono rilevanti”.

E intanto i giovani “Under 19” che potranno viaggiare con un abbonamento da soli 50 euro l’anno stanno facendo lunghe file, se non hanno già un abbonamento, per avere la “card”. “Certo – sorride l’esperto – questo succede se si ragiona in modo analogico sui sistemi digitali… la Capitale su questo fronte ha ancora molta strada ancora da fare”.