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Scontri Montecitorio 6 aprile 2021. Rinvio a giudizio per alcuni partecipanti alla manifestazione di “Io apro

Il 6 aprile 2021 ci furono alcuni scontri sotto Montecitorio durante la manifestazione promossa dall’organizzazione “Io Apro” per i quali sono stati rinviati a giudizio otto partecipanti. Uno tra questi è Umberto Carriera, titolare all’epoca di sei ristoranti e leader di “io Apro”. Le accuse? Resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, furto di manganello, istigazione a delinquere e inosservanza dei divieti posti dall’autorità giudiziaria.

Condanna ad un anno e due mesi di carcere da parte del Gup per Federico Milieni, uno dei manifestanti, alla fine del termine abbreviato, per tutte le accuse, tranne per le lesioni dopo che sono state accolte le richieste del pm Attilio Pisani. Quattro mesi di reclusione per Alessandro Giudici accusato di resistenza a pubblico ufficiale.

La manifestazione aveva visto la partecipazione di migliaia di persone, tra cui ristoratori e titolari di partire Iva. Si protestava contro le limitazioni imposte dal governo per cercare di contenere il virus. In aprile i numeri dei decessi erano ancora molto alti e tra le misure volute dall’esecutivo c’era anche la chiusura dei ristoranti e dei bar per il periodo di aprile. Tra rabbia e sconcerto, protagonisti sono stati Carriera e Mileni che sono accusati di aver istigato i manifestanti urlando con il megafono di usare violenza contro le forze dell’ordine.

Carriera, Milieni e Allarchi, insieme a Francesco Lo Monaco, Vincenzo Porpora, Alessandro Giudici e Mohemed El Hawi si sono scagliati contro le forze dell’ordine finendo così indagati. Invece rinviati a giudizio per non aver rispettato gli ordini delle forze dell’ordine Diego Amerio, Luca Cicogni e Mattia Florulli.

(S)