Stava andando al lavoro, come tutti i giorni. Attraversando sempre la stessa strada. Quella volta, però, per una 19enne romana, le cose sono andate in maniera diversa rispetto al solito. La giovane è stata prima fermata da un gruppo di ragazzi che hanno tentata di approcciarla. Al suo rifiuto la cosa è andata a vanti: il gruppetto l’ha presa di forza e ha tentato di violentarla.
L’episodio è successo a Casal Bruciato, Roma. A raccontarlo la stessa vittima dell’aggressione, salvata solo da una pattuglia dei carabinieri che passava lì per caso. A raccontarlo è la stessa 19enne al Messaggero: “Stavo camminando quando quei tre ragazzi mi sono passati accanto. Hanno tentato un primo approccio a cui non ho risposto. Pensavo fosse finita così invece mi hanno sorpresa alla spalle, mi hanno colpita e minacciata. Mentre uno mi teneva contro il muro, gli altri due hanno iniziato a palpeggiarmi. Ho capito che stava per accadere il peggio”.
Un’aggressione che l’ha segnata: “Subire una simile aggressione lascia segni permanenti. Non riuscivo più a dormire, a mangiare. I giorni successivi all’aggressione li ho trascorsi chiusa dentro casa. Non volevo più andare da nessuna parte da sola e chiedevo di essere accompagnata ovunque. Ho capito di aver bisogno di aiuto, non potevo uscirne da sola”, ha raccontato.
G.
