Home NOTIZIE CRONACA Roma, scandalo in palestra: telecamera nascosta negli spogliatoi ritrae clienti nude

Roma, scandalo in palestra: telecamera nascosta negli spogliatoi ritrae clienti nude

L’IV sezione della Polizia di Stato, specializzata nella lotta contro i reati contro i minori e le violenze di genere, sta attualmente svolgendo un’importante indagine sullo scandalo delle immagini e dei video di donne nude, inclusi giovani non maggiorenni, diffusi su Internet senza il loro consenso. La zona di Appia-San Giovanni è stata scossa da questo scandalo, che ha portato alla presentazione di numerose denunce presso la Questura di Roma in via San Vitale. L’obiettivo delle autorità è quello di scoprire quante vittime ci sono state e di identificare i responsabili del reato. Si tratta di un’indagine senza precedenti, che mira a individuare i cosiddetti “maniaci della porta accanto” e potrebbe portare alla scoperta di nuove attività illecite nel dark web.

Gli investigatori hanno fatto una scoperta significativa quando hanno effettuato un controllo nella palestra “Re di Roma Sporting club” in via Appia Nuova 226. Il titolare, sotto inchiesta, si faceva chiamare con un nome falso e faceva allusioni sessuali alle iscritte, in particolare alle più giovani. L’uomo, sposato e con oltre 50 anni, presentava la moglie come finlandese, ma in realtà era di nazionalità polacca. Non è escluso che le violazioni della privacy siano iniziate anche prima dell’arrivo di questo nuovo titolare. La palestra è ancora aperta, ma ulteriori provvedimenti saranno presi se emergerà che ci sono state violazioni della privacy.

Lo scandalo è scoppiato circa un mese fa, quando alcune iscritte della palestra hanno notato l’attenzione che il titolare riservava all’orologio quadrato posizionato sopra uno specchio tra le panche dove le donne si spogliavano prima dell’allenamento e al momento di entrare in doccia. La Squadra mobile ha ricevuto numerosi reclami e ha scoperto che la videocamera ha ripreso soprattutto una giovane donna appariscente e prosperosa, che era solita passare di fronte all’inquadratura.

Nonostante la quota maggioritaria della palestra sia intestata alla moglie del soggetto sotto inchiesta, molte donne hanno deciso di smettere di frequentarla. La coppia titolare della palestra fino a un anno fa ha dichiarato di essere completamente estranea all’accaduto e di essere amareggiata dal fatto che tanti attribuiscano ancora a loro la gestione. La Squadra mobile continua a indagare e spera di individuare i responsabili di questo scandalo che ha violato la privacy di molte donne.