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Chiodo nel piatto del bimbo in mensa: il sindaco di Monterotondo sospende servizio nelle scuole

mense scolastiche
Un chiodo nella pasta per i bimbi servita nella mensa di una scuola dell’infanzia. E’ successo a Monterotondo comune a nord est di Roma con la foto del piatto che ha fatto il giro delle chat dei genitori comprensibilmente preoccupati. Non è la prima volta infatti che accade un caso simile, nel 2021 sarebbero stati tre gli episodi di pezzi di metallo segnalati in tre scuole della città. Il sindaco Riccardo Varone ha quindi deciso di sospendere da subito il servizio di refezione scolastica in tutte le scuole (1.700 alunni) e ha spiegato quanto avvenuto in un post su Facebook.
“Nella giornata di oggi, – spiega il sindaco di Monterotondo -durante il servizio mensa, in una scuola della nostra città, a distanza di oltre un anno dagli ultimi incresciosi e criminali episodi, si è verificato un nuovo caso di rinvenimento di un oggetto metallico in un pasto servito dal servizio di mensa scolastica, che era ripartito con molta soddisfazione già dal mese di ottobre raggiungendo oltre 1700 iscritti, grazie al lavoro dell’Assessorato alla Scuola”.

Sospensione del servizio mensa in tutte le scuole

“La scuola ha prontamente avvisato l’ufficio Politiche Educative del Comune, la società concessionaria del servizio e sporto denuncia contro ignoti presso la locale stazione dei Carabinieri.
Davanti a quest’ennesimo grave episodio, l’Amministrazione comunale ritiene però doverosa l’adozione dell’estrema misura che è quella della sospensione del servizio mensa in tutte le scuole di ogni ordine e grado, con effetto immediato, fino a nuova comunicazione. Ho la responsabilità da Sindaco di questa città, di tutelare la salute dei miei giovani concittadini ed evitare qualsiasis altro atto che non posso che definire nuovamente criminoso”.

Tutela dei bambini

“Sarà garantita la possibilità di consumare il pasto domestico, in accordo con i dirigenti scolastici di tutte le nostre scuole.
Siamo consapevoli dei disagi che questa scelta arrecherà alle famiglie, ma la riteniamo la più giusta per tutelare i bambini e il mondo della scuola che è nuovamente parte lesa in questa vicenda. Continueremo attivamente, per quelle che saranno le nostre competenze, a collaborare con le autorità competenti per l’individuazione dei responsabili degli atti criminosi, nei confronti dei quali agiremo, insieme alla Scuola, in tutte le sedi” conclude il sindaco. (eg)