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L’ambasciata iraniana imbrattata di rosso come segno di protesta. Dehnavi:” Penso a Mahsa Amini”

"Io sono un artista – ha detto Mehdi Dehnavi - e in questo modo ho cercato di esprimere in maniera pacifica il mio dissenso per quello che sta accadendo nel mio paese. Penso a Mahsa Amini, ma anche a tutti i ragazzi e le ragazze arrestate in questo ultimo mese".

L’artista Mehdi Dehnavi ha ricoperto con della vernice rossa il muro dell’ambasciata dell’Iran a Roma come segno di protesta. Da settimane ormai i cittadini iraniani si ritrovano lì davanti per manifestare contro la forte repressione in atto a Teheran nei confronti della società civile che a sua volta si sta rivoltando dopo la morte di Masha Amini.

“Io sono un artista – ha detto Mehdi Dehnavi – e in questo modo ho cercato di esprimere in maniera pacifica il mio dissenso per quello che sta accadendo nel mio paese. Penso a Mahsa Amini, ma anche a tutti i ragazzi e le ragazze arrestate in questo ultimo mese”.

Ieri mattina, in via Nomentana, è stato organizzato un sit-in davanti la sede dell’ambasciata. L’artista, secondo quanto si può vedere dai video di chi ha filmato la protesta, ha lasciato l’impronta della sua mano per quattro volte sul muro con una vernice rossa, a simboleggiare come se fosse sporca di sangue.

Subito è arrivata la denuncia per imbrattamento, ma il gesto aveva un significato altro. Gli attivisti infatti hanno gridato “Sei grande” e “Libertà” mentre veniva portato via dagli agenti presenti sul posto.