Home NOTIZIE CRONACA Inversione a U in autostrada per tornare verso Roma: “Seguivo il navigatore”

Inversione a U in autostrada per tornare verso Roma: “Seguivo il navigatore”

“Ho seguito il navigatore”. Questa la giustificazione dell’automobilista straniero che al volante di un Suv bianco ha fatto un’inversione a U sull’autostrada A1 con il rischio di provocare un pericoloso incidente. L’uomo si è incanalato nella corsia supplementare tra la barriera di Roma nord e l’uscita di Ponzano Romano con un cambio di carreggiata nella direzione opposta, ma invece di proseguire in direzione Firenze, ha fatto inversione a U e si è incanalato nel traffico in direzione della Capitale. Una manovra folle effettuata nel traffico estivo tra auto e Tir e ripresa dalle telecamere poste sull’autostrada.

Immediatamente allertate le pattuglie della Polizia stradale di Roma nord e quelle di Viterbo sono riuscite a bloccare il conducente del Suv bianco in direzione della Capitale.

L’uomo ha affermato che dopo essersi accorto di aver sbagliato la direzione aveva seguito le indicazioni che il navigatore di bordo proponeva, e senza tener conto della segnaletica stradale posta sulla carreggiata, ha effettuato la pericolosa manovra che gli è costata il ritiro della patente, una multa fino a 8 mila euro e il fermo del mezzo per tre mesi, inoltre, una segnalazione all’autorità del suo Paese di provenienza affinché la patente non gli venga più rilasciata.

“Di fronte a quelle immagini non ci sono parole per esprimere lo sdegno di quanti, a causa di condotte così assurde, stanno ancora piangendo la perdita di una persona cara”, ha dichiarato Paolo Maria Pomponio, direttore del Servizio Polizia Stradale presso la Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato. Che ha aggiunto “Ho assicurato all’Inviato Speciale Onu per la sicurezza stradale Jean Todt, nel corso di un recente incontro, che la Polizia di Stato farà di tutto per divulgare il valore universale della sicurezza stradale. Anche togliendo la possibilità di guidare a quelli che, con le loro condotte scellerate, continuano a mettere a serio rischio la vita di ignari automobilisti. Perché guidare non è uno scherzo, ma una cosa molto seria”.