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Scuola, i libri aumentati fino al 20%. Di media 90 euro in più a studente

In prospettiva, si spenderà fino al 20% in più. Tradotto, le famiglie dovranno pagare oltre 90 euro in più rispetto lo scorso anno.

Aumentano le bollette, aumentano i generi alimentari e aumentano anche i libri e i materiale del laboratorio nelle scuole. In prospettiva, si spenderà fino al 20% in più. Tradotto, le famiglie dovranno pagare oltre 90 euro in più rispetto lo scorso anno.

A parlare dei risvolti di questi aumenti è Mario Rusconi, presidente dell’associazione presidi del Lazio, e l’Ali, associazione dei librai indipendenti. Rusconi riferisce che «il conto finale per le famiglie rischia di essere più alto anche del 20 per cento, se consideriamo tutti i materiali scolastici. In questo momento non ci possiamo permettere questi aumenti, bisogna intervenire e come prima mossa va velocizzata la consegna alle famiglie dei buoni».
Per i librai invece parla Ilaria Milana: «Abbiamo chiesto una riunione con le istituzioni per porre un freno. Il tema della regolamentazione dei prezzi è molto delicato, anche se gli editori scolastici sono quelli che nel nostro settore hanno i margini più alti. E poi si prendono meno rischi perché stampano soltanto i volumi che sanno di vendere, senza avere il problema dei resi. Però dobbiamo iniziare a interrogarci sulla qualità dei libri: negli ultimi anni è aumentata a dismisura la foliazione, con maggiore uso di carta che a sua volta ha fatto impennare i costi».

Le famiglie romane spendono circa 400 euro per i libri di testo per ogni figlio alle superiori. Si aggiungano a questi anche i materiali come zaini, agende, diari, materiale a carico degli studenti che fa salire la cifra di 200€ circa.

Per quanto riguarda i buoni arriva dal Campidoglio un annuncio. «Già da settembre aumenteremo l’entità dei buoni libri per i genitori meno abbienti – dice l’assessora alla Scuola, Claudia Pratelli – Quelli per le medie passeranno da 60 a 100 euro, quelli per le superiori da 140 a 150. Ma contiamo di raddoppiarli entro fine della legislatura».
La Regione sta pensando di rinnovare le agevolazioni introdotte già precedentemente. «Si potrebbero, senza difficoltà, utilizzare i libri digitali – dice Paola Misino, presidente del Consiglio d’Istituto del Liceo Newton – Ma pochissimi insegnanti lo permettono. Per esperienza personale, l’unico che ho conosciuto era l’insegnante d’italiano di mia figlia al biennio. Poi quando è andata al triennio siamo tornati ai volumi cartacei».