Sono partiti ieri i lavori di restauro e messa in sicurezza al Monumento a Giuseppe Garibaldi al Gianicolo. Dureranno 180 giorni e saranno diretti da tecnici della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Il monumento fu danneggiato nel settembre del 2018, quando un fulmine provocò anche il distacco del bassorilievo sul lato occidentale provocando considerevoli dissesti nella struttura del podio, composta di blocchi e lastre di granito.
L’inizio dei lavori si attendeva da quattro anni, rallentato dalla pandemia sono iniziati nelle ultime ore. Lo ha annunciato il Comune: l’intervento è mirato al ripristino del monumento, ideato dallo scultore Emilio Gallori e inaugurato sul punto più alto del Colle del Gianicolo nel 1895.
Il progetto di restauro – fa sapere il Comune di Roma – è stato preceduto da una accurata campagna di indagini storico-archivistiche, geognostiche, geomorfologiche, strutturali e ambientali. Uno studio approfondito per accertare le cause e le conseguenze dei fulmini che hanno colpito il monumento nel 1944, nel 1971 e infine nel 2018.
Per evitare nuovi episodi del genere, al termine dell’intervento è prevista l’installazione di un dispositivo di protezione del monumento dalle scariche atmosferiche, basato sui principi della “gabbia di Faraday”, messo a punto sulla base di acquisizioni scientifiche e verifiche tecnico-analitiche.
G.
