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Roma, dopo la sentenza del Tar il Campidoglio corre ai ripari: entro luglio via ai cantieri contro le buche stradali

Lo stato delle strade della città riversa infatti in condizioni pessime: una buca ogni 15 metri con un diametro medio di 35 centimetri. Negli ultimi mesi innumerevoli incidenti stradali.

Il Comune ha 180 giorni per provvedere alla messa in sicurezza delle strade cosiddette colabrodo. Lo ha stabilito il Tar del Lazio dopo che il Codacons con un esposto ha richiamato il Comune di Roma sui limiti alla mobilità per tutti i cittadini, ma in particolare per i disabili.

La class action che il Codacons aveva promosso di fronte al Tar contro la pubblica amministrazione chiedeva infatti di ripristinare la corretta erogazione del servizio di manutenzione stradale nella Capitale, in favore di tutti i cittadini e soprattutto dei disabili, soggetti che più di tutti risentono del dissesto dell’asfalto e le buche della città. La sentenza del Tar infatti è stata pronunciata su un precedente ricorso fatto da un privato contro Roma Capitale invitandola quindi a porre rimedio alle inefficienze nella manutenzione della rete stradale comunale.

Sulla sentenza si legge:
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda), […] così dispone: […] ordina a Roma Capitale di adottare ogni atto eventualmente necessario per la realizzazione degli specifici obiettivi strategici ed operativi del DUP 2018-2020 indicati in motivazione (segnatamente l’obiettivo strategico chiamato “Migliorare la mobilità per i disabili” integrato dal corrispondente obiettivo operativo indicato in motivazione, nonchè l’obiettivo strategico chiamato “Migliorare la sicurezza stradale intervenendo su infrastrutture, veicoli ed utenti, anche sulla base del lavoro svolto dalla consulta cittadina della sicurezza stradale. Messa in sicurezza di intersezioni stradali e punti a più alto rischio di incidentalità” integrato dal corrispondente obiettivo operativo indicato in motivazione), entro 180 (centottanta) giorni dalla comunicazione o notificazione della presente sentenza, all’uopo utilizzando le risorse strumentali, finanziarie ed umane già assegnate in via ordinaria e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, nonché fatta salva ogni azione eventualmente già compiuta o intrapresa per l’esecuzione di detti obiettivi.”

Lo stato delle strade della città riversa infatti in condizioni pessime: una buca ogni 15 metri con un diametro medio di 35 centimetri. Negli ultimi mesi su queste strade si sono consumati innumerevoli incidenti, alcuni dei quali mortali ed è proprio per questo che l’inizio dei lavori è quindi da considerarsi una priorità. Il Comune di Roma, quindi, inizierà a posare l’asfalto sulle strade da metà luglio a partire dai municipi VII, VIII e IX.