Home NOTIZIE ATTUALITÀ D’Amato: “Il Lazio rimane in zona bianca a Natale, inutile creare ansie”

D’Amato: “Il Lazio rimane in zona bianca a Natale, inutile creare ansie”

Natale in bianco, poi si vedrà. Il Lazio si prepara a vivere le festività natalizie con le misure meno stringenti. Lo annunciano in una nota congiunta l’assessore alla Regione Lazio al Turismo, Valentina Corrado e alla Sanità, Alessio D’Amato: “Per il Lazio, nell’ultimo report, non è previsto alcun cambio di colore e la classificazione del rischio rimane ‘moderata’”, si legge.

Poi l’invito: “Non bisogna creare ansie e incertezze soprattutto nei confronti di chi sta programmando periodi di vacanze. Il Lazio è tra le aree europee a più alta copertura vaccinale e chi vuole venire qui è benvenuto e potrà anche effettuare, se lo desidera, il richiamo prenotando l’open day di Natale in programma il 19 dicembre prossimo. La zona gialla non deve spaventare né generare preoccupazione o allarmismi, anche perché la limitazione maggiore sarebbe l’utilizzo delle mascherine all’aperto, provvedimento già adottato da numerose amministrazioni nella nostra regione”.

L’assessore D’Amato, intervenuto ai microfoni di Un giorno da pecora, analizza nel dettaglio la situazione del Lazio: “Sono stanco e preoccupato quanto basta ma non cambieremo colore, si va verso un Natale bianco. Prevediamo di arrivare fino al 25 dicembre in zona bianca, poi vedremo…“. Poi aggiunge: “Abbiamo una leggera pressione sulla rete ospedaliera ma al di sotto delle soglie. L’occupazione dei reparti di area medica è al 12%, quello delle terapie intensive al 9.6%”.

Sulla campagna vaccinale D’Amato precisa: “Abbiamo fatto oltre un milione e cento dosi di richiamo. Anche ai turisti italiani che vorranno possiamo fare la terza dose qui da noi nel Lazio. Ieri abbiamo fatto record, 60mila terze dosi. Ogni giorno abbiamo mediamente 4mila prime dosi al giorno, è un segnale positivo. Per i bambini le prenotazioni partono dal 13 dicembre. La prima somministrazione è in programma il 15. Il virus corre molto nelle fasce più giovani, circola 6 volte di più tra non vaccinati rispetto a vaccinati”, conclude.