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Tim, inviata lettera al Mise per l’apertura di un tavolo di confronto tra lavoratori e vertici della società

A seguito di uno stato di agitazione interno alla società, Di Berardino: “Ritengo sia necessario tutelare tutti gli interessi in gioco"

L’assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, ha inviato una lettera al Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto tra lavoratori dell’azienda Tim e i vertici aziendali. Questo a seguito di uno stato di agitazione interno alla società che potrebbe avere delle ricadute economiche e sociali nel territorio laziale e nel comparto di Tim. “I motivi dello stato di agitazione sono riconducibili alla tenuta del piano industriale che Tim aveva approvato, con lettere di intenti fra Cdp, Tim e Open Fiber nell’agosto del 2020, fondata su una strategia volta a realizzare una rete di nuova generazione in grado di soddisfare tutte le esigenze del Paese”. Si legge così in una nota dell’assessore.

Condivise queste preoccupazioni, Di Berardino chiede quindi un tavolo ad hoc su quello che è uno dei leader nel settore delle telecomunicazioni. Sottolinea inoltre l’importanza del coinvolgimento di tutte le istituzioni. È fondamentale capire quali sono i piani che si intendono attuare come Paese e allo stesso tempo dare risposte esaustive ai lavoratori.

Dei 40mila dipendenti TIM sul territorio nazionale, circa 11mila sono presenti solamente nel Lazio. Per questa ragione l’incontro richiesto risulta indispensabile per conoscere quale sarà il futuro del piano industriale della società. “Ritengo sia necessario tutelare tutti gli interessi in gioco, – scrive Di Berardino – quelli dei consumatori, dei piccoli azionisti e mettere in atto una vera e propria strategia industriale di più ampio respiro per un settore strategico come quello delle telecomunicazioni ad alto contenuto di innovazione”.