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Ritorno a scuola tra Green pass e controlli, come è andato il primo giorno

È suonata questa mattina alle 8 la prima campanella che ha dato il via al nuovo anno scolastico, il terzo in tempo di pandemia. Nel Lazio circa 700mila studenti tornano in classe, tutti in presenza. Come lo scorso anno si è deciso di scaglionare le entrate in due fasce orarie, una alle 8, l’altra alle 9 e 40.

Al liceo Classico e Linguistico Orazio di Roma la prima campanella è dedicata agli studenti del primo anno. Emozionati, un po’ impauriti. Cercano con lo sguardo un viso amico per affrontare insieme il nuovo inizio, sorridono ai genitori che li accompagnano fino al cancello d’entrata. Vengono divisi in due gruppi per limitare l’assembramento all’ingresso.

È una delle tante misure che gli istituti hanno studiato in vista del nuovo anno scolastico: “L’organizzazione è sempre complessa perché l’epidemia richiede molti accorgimenti, però dopo l’anno scorso il sistema è abbastanza rodato – dice a Radio Roma Maria Grazia Lancellotti, preside del liceo Orazio di Roma -. Certo però tra l’emozione dei ragazzi, il Green pass e i controlli un po’ di confusione c’è, ma stiamo andando verso la normalità.

L’obiettivo dichiarato è quello di limitare al minimo la dad, permettendo agli studenti di seguire il maggior numero di lezioni in presenza. Per riuscirsi sono state adottate nuove misure rispetto allo scorso anno. La più importante riguarda l’introduzione del Green pass obbligatorio per il personale scolastico. Da ieri sera è attiva la piattaforma che permette il controllo immediato della certificazione verde.

Semaforo rosso o verde, pochi secondi per capirlo. Per ora l’applicazione è promossa, ma i problemi sono sempre dietro l’angolo: “Funziona così – spiega la preside del liceo Orazio -, io la mattina accedo alla piattaforma e dopo una serie di spunte che metto ho la mappatura di tutte le persone che lavorano nella scuola. Se sono in regola con il green pass compare il verde, altrimenti c’è il rosso. Sono contenta, pensavo fosse una cosa complicata mentre invece è una cosa velocissima”.