È stato uno scontro quello di ieri tra Comune e Regione riuniti in un tavolo tecnico al ministero della Transizione ecologica. Si sono scaricati la responsabilità tra loro di un’eventuale emergenza rifiuti a Roma. È stata definita una riunione proficua, ma l’unico punto certo è che il Comune non vuole una discarica all’interno del proprio territorio.
Da martedì 15 giugno la discarica Sogliano Ambiente non accoglierà più i rifiuti dalla Capitale, mettendo così in pericolo l’igiene urbana della città. In fermento per trovare una possibile soluzione che potrebbe essere stata individuata dalla società E. Giovi, società che gestisce gli impianti di Malagrotta. Sei destinazioni verso cui spedire i rifiuti della capitale in cinque regioni italiane (Abruzzo, Marche, Puglia, Friuli, Lombardia), ma sono necessari costi maggiori. Si tratterebbe di ben 600mila euro in più che Ama è pronta a prendersi in carico, ma chiede uno strumento amministrativo adatto per non incorrere in un danno erariale.
