Con 13 arresti per traffico di stupefacenti e detenzione di armi clandestine è stato smantellato questa mattina dai carabinieri a Roma un cartello di narcotrafficanti legato alla criminalità pugliese.
La banda di italiani forniva cocaina, hashish e marijuana alle piazze di spaccio della capitale da “La Rustica”, a “Ponte di Nona”, fino ad Acilia e al litorale romano.
Droga che arrivava direttamente dalla Spagna sopratutto da Malaga, spedita in grandi quantità con servizi di corriere utilizzando nomi di aziende inesistenti. Un florido business grazie anche alle trattative con esponenti della criminalità organizzata in Puglia.
La criminalità brindisina
E’ stato accertato infatti che gli indagati, per l’approvvigionamento del narcotico, si fossero rivolti in più circostanze a esponenti appartenenti alla criminalità organizzata brindisina. Effettuando trasferte in Puglia per definire di persona le delicate trattative.
Uno dei personaggi di spicco operativo in Puglia è stato, nel frattempo, arrestato nel 2018 e condannato dalla Corte Penale di Ioannina (Grecia) a 15 di reclusione per traffico di stupefacenti. Tentava di importare 27 kg di cocaina in Italia.
Il Box all’Infernetto
Il blitz di questa mattina è frutto dell’operazione Box condotta tra il 2016 e il 2017 che ha portato arresti per spaccio e maxi sequestri di droga tra cui 53 chili di marijuana trasportata in un furgone e 35 chili di hashish trovati in un garage all’Infernetto.
Il box infatti era nella disponibilità di un ex appartenente all’Arma dei Carabinieri, tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare lo scorso 24 marzo.
Proprio da quel magazzino sono scattate le indagini che hanno portato all’identificazione dei vertici del cartello in contatto con trafficanti di origine pugliese o con altri in Spagna.
