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Focolaio San Raffaele Pisana, 109 positivi e 5 morti. A Saxa Rubra ieri tamponi negativi

Con altri 5 casi il focolaio del San Raffaele Pisana di Roma raggiunge un totale di 109 casi positivi e 5 decessi correlati. Dei 5 casi riferiti al cluster due sono operatori sanitari (uno nella Asl Roma 4 e uno nella Asl Roma 5), due fanno riferimento al cluster famigliare nella Asl Roma 6 e uno è un famigliare di un paziente nella Asl Roma 1 dimesso dalla struttura.

Al San Raffaele Pisana sono stati tutti trasferiti i 64 pazienti e chiesta dalla Asl Roma 3 alla direzione sanitaria della struttura la sanificazione dai reparti di medicina e riabilitazione cardiologica e respiratoria. Rimangono nella struttura 79 pazienti e di questi 13 sono in dimissione con tampone negativo. In settimana verranno nuovamente eseguiti i test a tutti i dipendenti e tutti i pazienti rimasti. Sono stati oltre 4mila i test effettuati per circoscrivere questo focolaio.

Chiuso cluster a Garbatella: nel palazzo occupato rimangono 49 persone negative

E’ chiuso il cluster dello stabile in Piazza Pecile (Garbatella) all’interno non ci sono casi positivi. I 4 nuovi casi positivi già noti dagli ultimi tamponi sono stati trasferiti sabato sera. Il totale delle persone trasferite dalla struttura è di 52 unità tra positivi e negativi. Sono stati eseguiti un totale di 108 tamponi. Nel palazzo occupato alla Garbatella rimangono 49 persone tutte negative e poste in sorveglianza dalla Asl Roma 2.

Asl Roma 1: negativi tamponi centro Rai fatti ieri

Sarebbero 5 i casi nel centro Rai di Saxa Rubra. La Asl Roma 1 ha comunicato oggi all’Unità di crisi regionale Covid 19 che che in merito al Centro Rai Saxa Rubra sono negativi tutti i tamponi effettuati ieri effettuati presso il drive-in di Santa Maria della Pietà. In totale sono stati effettuati 110 tamponi.

Sindacati: a Saxa Rubra test subito per tutti

Test sierologici e tamponi subito per tutti i dipendenti Rai di Saxa Rubra. Questa la richiesta avanzata da Cgil Cisl Uil regionali e da Stampa Romana all’assessore alla Sanità D’Amato e al presidente Zingaretti. “Saxa Rubra ha migliaia di lavoratori ovvero un’intera cittadina – dicono i sindacalisti – non possiamo assolutamente permetterci l’esplosione di un focolaio al suo interno. Tra famigliari, parenti e amici che ognuno di loro ovviamente frequenta, potrebbe significare avere un terzo della città a rischio. Comprendiamo perfettamente che ipotizzare tale scenario creerebbe il panico tra i cittadini della Capitale, finora tra l’altro parzialmente salvaguardata da un contagio tout court. Evitare però test e controlli a tappeto potrebbe provocare danni ancora più ingenti. La salute dei lavoratori di Saxa oggi ma di qualsiasi altro luogo in genere e, di conseguenza, dei cittadini va tutelata ad ogni costo. Anche in questa fase che ci auguriamo sia davvero di ripresa”.