Home SPETTACOLI EVENTI ‘inDivenire’, al via a Roma il festival in programma allo Spazio Diamante

‘inDivenire’, al via a Roma il festival in programma allo Spazio Diamante

Il festival ‘inDivenire’, che festeggia la sua quinta edizione nel 2024, prenderà il via a Roma il 29 aprile e si protrarrà fino al 12 maggio. Diretto da Giampiero Cicciò dal 2017 e concepito da Alessandro Longobardi, il festival rappresenta uno degli appuntamenti più rilevanti nel panorama teatrale nazionale.

Quest’anno, vedremo sul palco 19 compagnie scelte tra numerose proposte pervenute. I 19 lavori, selezionati tra 96 candidature, verranno presentati in forma di studio presso lo Spazio Diamante.

A Roma il festival ‘inDivenire’

Il direttore artistico Giampiero Cicciò spiega: “Eccoci alla quinta edizione del Festival inDivenire nato per dare vita e forma a un’intuizione, a un’idea che grazie a questo festival si fa progetto e si trasforma prima in uno studio, di 30 minuti circa, per divenire poi spettacolo. Forti del successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, si conferma la vocazione del Festival quale setaccio per individuare e valorizzare nuove opere che grazie al ‘Premio inDivenire’ potranno debuttare come veri spettacoli”.

E ancora: “Molta attenzione come sempre viene dedicata alla ricerca di talenti della nuova drammaturgia. Non mancano ospiti prestigiosi che si fanno ‘testimonial’ del Festival. Quest’anno avremo il piacere di ospitare Pia Lanciotti e Filippo Timi. Altre importanti personalità del mondo dello spettacolo saranno annunciate in seguito”.

Longobardi commenta: “Sono felice di poter assistere alla quinta edizione di questo Festival che definirei un esperimento in continua evoluzione. Cerchiamo di essere un supporto ai futuri progetti ma soprattutto desideriamo essere un momento di incontro fra gli addetti ai lavori, il pubblico e le compagnie. Il tutto in questo spazio culturale composto di tre sale, adiacente al Pigneto, completamente rinnovato dopo i recenti lavori. Lo Spazio Diamante vuole essere una piazza aperta alla città, al quartiere, ove ci si possa conoscere, confrontare e che possa contribuire alla costruzione della Comunità teatrale. Uno spazio giovane pronto a dialogare e progettare”, conclude.