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Roma di Sera – Puntata di Giovedì 18 Aprile 2024

A “Roma di Sera” il primo tema è il blocco della “Metro B” di questa mattina, causato anche da ignoti che hanno tirato il freno di sicurezza. Le conseguenze sono state attese di mezz’ora e banchine affollate, mentre a Termini anche per prendere un bus ci sono voluti quaranta minuti.

“In realtà – dice Alex Specchia, alias “Mercurio Viaggiatore” molto seguito su “X” il freno che si può azionare non blocca il treno, ma apre un canale di comunicazione con i macchinisti, quindi mi pare strano che sia andata così. I disagi stamattina sono durati ore, perciò credo che lo scenario sia molto più complesso. A Laurentina poi molti utenti mi hanno segnalato la stazione chiusa, immagino che lo abbiano fatto per un periodo di tempo per evitare sovraffollamenti… Ma tutto ciò determina uno scenario generale molto problematico che non può non preoccupare verso il Giubileo”.

Poi “Mercurio Viaggiatore” ci mostra i dati del servizio di “Metro” e “Bus”, con un monitoraggio tecnico fatto grazie ai dati pubblici. E l’andamento non è per niente positivo.

Ci spostiamo a Prati, dove un simpatico portiere di condominio ha creato una panchina in legno che ha appoggiato su due parapedonali. La foto-notizia è stata ripresa dai quotidiani, ma subito dopo la panchina è sparita.

“Ho fatto questa foto – dice il Consigliere della “Civica Gualtieri” in Municipio I (centro storico) Renato Sartini con tre turisti seduti di spalle, che si godono un magnifico panorama. Ma il signor Bruno che è stato molto generoso e creativo, come tanti romani che vogliono migliorare il decoro della nostra città, forse non sapeva che lì una panchina non ci può stare, perché pericolosa in quanto troppo vicina alla strada, quindi di fatto illegale. Per questo probabilmente l’ha tolta. L’ha fatta in legno e il paradosso è che se da consigliere devo cercare delle doghe per riparare panchine in centro, magari mi ci vogliono mesi di richieste e procedure varie…”.

Torniamo a parlare di “sicurezza stradale”, in una Capitale dove gli incidenti mortali sono sempre all’ordine del giorno e mentre il Senato sta votando la “Riforma del Codice della Strage”, come la chiamano le tante associazioni che da mesi stanno contestando molti punti con iniziative di piazza e “mail bombing”.

“Io credo che il problema più grandedice Pina Cassaniti, Pres. “AIFVS Onlus” (Ass. Italiana Familiari vittime della strada) che creò l’associazione a fine anni ’90, quando sua figlia fu travolta e uccisa su un marciapiede sia l’impunità, perché se anche qualcuno guida sotto effetto di droghe o alcool, come la ragazza che di fatto uccise mia figlia, poi riesce a riavere la patente dichiarando percorsi di pseudo riabilitazione con un buon avvocato. Ma per noi la patente non può essere un diritto assoluto, deve essere piuttosto qualcosa che si conquista e mantiene con responsabilità. Andrebbero introdotte misure che all’ennesimo errore non ti consentono di riprenderla… C’è poi il tema dell’educazione e della sensibilizzazione, che da anni portiamo avanti nelle scuole e nelle città italiane”.