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Regione Lazio, approvata la legge sui dialetti

Una legge per salvaguardare i dialetti del Lazio: dal romanesco, al dialetto sabino, al dialetto ciociaro fino ad arrivare al dialetto veneto/pontino. La legge è stata approvata oggi nell’Aula del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Giuseppe Cangemi. La legge, con 36 voti favorevoli e uno contrario, tratta la “Tutela e promozione dei dialetti del Lazio”.

Legge sui dialetti, arriva l’approvazione

Il consigliere Cosmo Mitrano di Forza Italia, firmatario della legge, si è incaricato di illustrarla: secondo quanto dichiarato dal consigliere Mitrano, si propone di istituzionalizzare un programma di tutela del patrimonio culturale costituito dai dialetti presenti nella nostra Regione, attualmente svolto su base volontaria. Il consigliere ha aggiunto che sono stati stanziati 500 mila euro nel periodo triennale che va dall’anno in corso fino al 2026 per questo scopo. Con questa proposta si intende anche creare un registro dei dialetti del Lazio, e si sta valutando la possibilità di organizzare un festival dedicato ai dialetti del Lazio.

Dei suoi otto articoli, tre hanno subito modifiche durante i lavori in Aula: l’articolo 2, riguardante gli “Interventi”, su iniziativa emendativa della consigliera Eleonora Mattia del Partito Democratico; l’articolo 3, che riguarda il piano annuale degli interventi, sempre su proposta della consigliera del PD; l’articolo 4, che disciplina il Comitato scientifico per la tutela e la promozione dei dialetti, con due emendamenti, uno ancora della Mattia riformulato dalla Giunta e uno del Mitrano. Gli altri articoli sono stati approvati senza modifiche rispetto alla loro formulazione iniziale.

D’Amato: “Ho votato contro”

Il Capogruppo di Azione in Regione Lazio, Alessio D’Amato ha commentato il voto: “Il Consiglio regionale approva un’altra legge inutile. Invece di investire sulla scuola, sul diritto allo studio e sul superamento del divario digitale e linguistico, si è ritenuto opportuno approvare una legge sui dialetti, che servirà soltanto a generare un articolo di giornale. Si è persa una grande opportunità, 600 mila euro che potevano andare al diritto allo studio. Anziché parlare del ‘crogiolo delle antiche civiltà italica’ come recita l’articolo 1 della legge appena approvata, si poteva discutere seriamente del divario culturale e linguistico dei nostri ragazzi rispetto ad altri Paesi europei”.

LA consigliera regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Cultura, Edy Palazzi, ha invece accolto con entusiasmo il voto: “Oggi è una giornata di grande importanza per la nostra Regione”, dichiara Edy Palazzi con entusiasmo. “I dialetti sono una ricchezza straordinaria da preservare, un patrimonio prezioso da conservare e soprattutto da far conoscere alle nuove generazioni. Dietro ogni dialetto si nasconde una tradizione, una cultura, la storia e l’identità di una comunità o di un territorio”.