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Roma, al centro invasione di ambulanti abusivi

“Manca la volontà politica, se il sindaco non dà indicazioni chiare al nuovo comandante dei vigili su quali siano le priorità non cambierà nulla. Capisco che le risorse siano insufficienti, ma a maggior ragione bisogna decidere dove e come utilizzarle altrimenti si continua a mettere una pezza ora di qua, ora di là…”.

A dirlo al Corriere della Sera, in riferimento alla presenza più massiccia di venditori ambulanti nel centro di Roma, è Roberto Tomassi, presidente dell’Associazione residenti Campo Marzio.

Non è una novità, infatti, che le strade del centro di Roma siano invase di venditori ambulanti. La mercanzia che espongono è quasi sempre la stessa: da sciarpe a souvenir, che espongono tra il Pantheon e Fontana di Trevi e altre zone centrali.

Venditori ambulanti a Roma, Tommasi: “La soluzione non è certo nelle multe ai terminali”

In merito al fenomeno ormai endemico nella Capitale, Roberto Tomassi – intervistato dal Corriere della Sera- aggiunge: “La soluzione non è certo nelle multe ai terminali, gli ambulanti abusivi che sono l’ultimo anello della catena… Sistematicamente le organizzazioni criminali dimostrano di essere più efficaci delle istituzioni, senza un’azione coordinata interforze e una più efficace attività investigativa dubito che si riesca a scardinare il fenomeno… Servirebbero più gruppi specializzati, quando si è insediato De Sclavis aveva annunciato che avrebbe ripristinato il Nad (Nucleo ambiente e decoro), ma non mi sembra l’abbia fatto”.

Viviana Di Capua, presidente dell’Associazione abitanti centro storico, aggiunge: “Appena gli abusivi vedono da lontano arrivare un vigile, si nascondo negli angoli per riaffacciarsi quando l’allarme è rientrato. Utilizzano gli sportelli dei contatori dell’acqua e della luce come nascondigli dove immagazzinare la merce prima di scappare… È questo che vogliamo offrire ai turisti, per non parlare dei bed and breakfast con le chiavi private dei portoni lasciate nelle cassette fuori dai palazzi? Trovo inaccettabile che chiunque possa entrare, mentre negli appartamenti si consuma ogni sorta di abuso urbanistico per trasformarli in affittacamere”.