Home NOTIZIE ATTUALITÀ L’approfondimento del venerdì a Non solo Roma con la redazione di “Frosinone...

L’approfondimento del venerdì a Non solo Roma con la redazione di “Frosinone News”

Sora, da salotto della Ciociaria a “terra di nessuno”, non solo spaccio e risse: l’ira dei residenti

Ospite in collegamento Cristina Lucarelli, redazione “Frosinone News

Il centro della città volsca è terra di nessuno. Più volte il nostro quotidiano ha denunciato lo spaccio a cielo aperto nel cuore della città, nei pressi di piazza Santa Restituta, in via Vittorio Emanuele III. Più volte sono intervenute le Forze dell’Ordine. Blitz, arresti, denunce, sequestri di droga. Ma i pusher, soprattutto giovani extracomunitari ospiti delle strutture di accoglienza, sono sempre lì. Tra risse, urla, schiamazzi, vetrine dei negozi e portoni delle abitazioni scambiati per orinatoi pubblici. Ad inizio mese l’ennesima rissa sotto gli occhi di famiglie e bambini, in una domenica pomeriggio che di tranquillo non ha avuto proprio nulla. LEGGI QUI

Pochi giorni dopo i commercianti e i residenti hanno ritrovato muri, vetrine ed auto imbrattati con della vernice spray. – LEGGI QUI – Come ricostruito dai filmati delle telecamere di video sorveglianza era stata opera di un gruppo di ragazzini rom, tutti minori. Ovviamente, neanche a dirlo, a ripulire sono stati i proprietari e gli interventi necessari se li sono pagati di tasca loro. Così, oltre alle risse e allo spaccio, per non farsi mancare nulla, nel centro di quella città che un tempo era il salotto della Ciociaria, sono arrivati anche i baby vandali. Impuniti. Tutto ciò potrebbe già bastare a definire una misura colma. Ma no, non è finita.

Ormai da inizio marzo un locale che si trova proprio in piazza Santa Restituta, come più volte segnalato da chi vive nelle abitazioni del circondario, quasi ogni sera diffonde musica ad altissimo volume disturbando la quiete pubblica e violando il sacrosanto diritto al riposo dei residenti. Musica assordante, fino a tarda notte, che supererebbe di molto i decibel consentiti. Ben venga il divertimento, ben venga animare le serate sorane, attrarre gente ma questo andrebbe fatto nel rispetto delle esigenze di tutti e, soprattutto, della legge.

Leggi la testimonianza di un cittadino, inviata alla redazione di Frosinone News qui.

Sparatoria Frosinone, il ministro Piantedosi al tavolo per la sicurezza: “Provvedimenti mirati”

“È stata un’occasione molto importante e molto proficua. È partita dall’ultimo grave episodio della sparatoria in pieno centro ma ci ha dato l’opportunità di compiere una ricognizione generale sui problemi complessivi di questo territorio. Con il prefetto, i procuratori della Repubblica ed i comandanti delle forze di polizia abbiamo fatto un’analisi importante dei temi che affliggono il territorio. Ci siamo dati dalle scadenze che il prefetto porterà al Tavolo di Coordinamento per l’attuazione di provvedimenti mirati”.

Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al termine del tavolo del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che questa mattina ha presieduto in Prefettura a Frosinone. Presenti, tra gli altri, il Prefetto, Ernesto Liguori; il Questore, Domenico Condello e il sindaco Riccardo Mastrangeli.

Ad invitare Piantedosi era stato proprio Mastrangeli, ricevuto al Viminale dopo la sparatoria del 9 marzo scorso in via Aldo Moro nella quale ha perso la vita il giovane albanese Kasmi Kasem. Il reo confesso Mikea Zaka, 23 anni, della stessa nazionalità, si trova rinchiuso nel carcere di Frosinone dalla sera del delitto. Nella sparatoria, lo ricordiamo, sono rimasti feriti altri tre albanesi tra cui il fratello della vittima. Un fatto che ha profondamente scosso l’intera provincia accendendo i riflettori sull’emergenza sicurezza e sulla necessità di contrastare la criminalità.

Il sindaco del capoluogo ha ringraziato il ministro “per la sua presenza, con la quale i cittadini di Frosinone, in un momento così difficile, hanno avuto la chiara percezione della vicinanza da parte dello Stato”.

Di Stefano: “Contrastare crimine e malaffare”

“Desidero ringraziare ancora una volta il Ministro Piantedosi – ha commentato il Presidente della Provincia Di Stefano a margine della riunione – per aver risposto all’appello del Sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, in tempi brevissimi. Questo ci dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, la sua grande attenzione e sensibilità verso le criticità del nostro territorio. Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno riguardato la città capoluogo c’è bisogno di un ulteriore sforzo congiunto tra istituzioni e forze dell’ordine per riuscire a contrastare il crimine e il malaffare”.

“Oggi lo Stato, attraverso la presenza del Ministro Piantedosi, ha fatto sentire con vigore la sua vicinanza a questo territorio. Si tratta sicuramente di un aspetto fondamentale per intraprendere tutte le azioni necessarie a garantire la maggior sicurezza possibile ai cittadini della nostra provincia”.

Sport, le ultime sul Frosinone Calcio

Il Frosinone scalpita e prepara la gara contro il Genoa: capitan Mazzitelli sarà della sfida. Seduta di allenamento pomeridiana ieri presso il centro ‘Città dello Sport’ di Ferentino per i giallazzurri di mister Di Francesco che hanno iniziato a preparare la partita contro il Genoa. Lavoro atletico, esercitazioni tecnico-tattiche e partita a tema, questo il programma. Parzialmente in gruppo Marchizza e Bonifazi. Differenziato per Harroui e Oyono. Lavoro personalizzato per Seck, Mazzitelli, Kaio Jorge e Ibrahimovic. Questa mattina si è svolta una nuova seduta sempre a Ferentino.

La lotta al razzismo in campo

Intanto, il difensore del Frosinone Calcio Caleb Okoli diventa un’icona della lotta al razzismo. Sulla pagina Instagram del Museo del Calcio Internazionale, infatti, ci sono post e storie che hanno per protagonisti l’atleta italiano di origini nigeriane e il club del presidente Maurizio Stirpe. Il numero 5 giallazzurro ha donato la sua speciale maglia al Museo nonché prima esposizione permanente del calcio internazionale in Italia.

Il bel gesto di Caleb Okoli lo colloca così vicino ai grandi campioni e agli esempi del passato: difatti al museo campeggiano cimeli di Pelè, Maradona, Zico, Cruijff, Di Stefano, Beckenbauer, Muller, Best, Platini. Ma ci sono anche tanti big e beniamini del presente: Ronaldo, Baggio, Zidane, Pirlo, Buffon, Messi, Ronaldo C. e molti altri.

Ogni oggetto donato, soprattutto casacche, sia esso indossato da un calciatore di Serie A o di Serie C, ha una storia importante da raccontare. Ci sono pagine di successi, ma anche pagine intrise di lacrime e sconfitte. Esistono le narrazioni della gara della vita, così come della peggiore partita in carriera, ma non esiste differenza. Tutto è esperienza perché la cultura sportiva si alimenta proprio conoscendo tutti questi passaggi. Okoli e il suo Frosinone hanno partecipato raccontando una storia importantissima, una storia di uguaglianza, tolleranza e rispetto. Per dare insieme un altro simbolico calcio alla discriminazione e alla xenofobia.

Matias Soulè è stato invece protagonista assoluto con l’Argentina Under 23. Nell’amichevole tra Messico e Albiceleste, il gioiellino di proprietà Juve ma in forza al Frosinone ha messo a segno il momentaneo 0-2 per la formazione allenata da Mascherano con un gol da cineteca del calcio. La partita, per dovere di cronaca, è finita poi 2-4 ma al di là del poker calato dall’Argentina, ciò che resterà nell’immaginario collettivo è la rete-capolavoro del giallazzurro Soulè.

Delizia pura per gli occhi il suo tocco di esterno sinistro al volo in area con il pallone che si infila sotto l’incrocio dei pali. Una magia, un “golazo” per citare il commentatore di Messico-Argentina U23. Una prodezza che ha incantato il pubblico, i tifosi biancocelesti ma anche quelli ciociari, i quali sperano che la stellina di Soulè possa continuare a brillare e contribuire ad agguantare il sogno salvezza.

Genoa-Frosinone, Di Francesco: “Alla squadra ho chiesto compattezza e concretezza

Su Genoa-Frosinone c’è anche l’analisi di Mortari. Leggila qui.

Leggi anche: Carceri, Garante del Lazio: “Il nostro sistema sta scoppiando”