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Julian Assange, eroe o criminale? Perché il creatore di Wikileaks rischia il carcere

Il 2006 è un anno fondamentale per il portale Wikileaks e per Julian Assange. Secondo molti è un eroe, secondo altri un criminale

Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 27 marzo 2024.

La vicenda dovrebbe essere costantemente sotto i riflettori in una società che, almeno nei film o nei libri, è solita fare il tifo per l’eroe solitario che per il bene comune rischia la vita e va contro interessi leciti o illeciti delle grandi potenze economiche e politiche. E Julian Assange in fondo questo ha fatto, quando nel 2006 attraverso il portale Wikileaks iniziò a pubblicare centinaia di migliaia di documenti secretati di governi e grandi aziende, autentici e riportati alla redazione da una serie di informatori.

Eppure la sua vicenda giudiziaria, la sua fuga per evitare di essere arrestato dagli Stati Uniti che gli danno la caccia da anni sembra destare sempre meno attenzione: ne parlano poco i giornali, se ne interessano ancora meno politici e istituzioni.

La vicenda di Julian Assange

Dopo un periodo di latitanza, Assange chiede asilo all’ambasciata ecuadoregna a Londra dove resterà fino al 2019 quando la protezione gli viene revocata perché nel frattempo Wikileaks aveva pubblicato documenti riservati su presunti casi di corruzione legati al presidente dell’Ecuador, Lenin Moreno: a quel punto la polizia londinese fa irruzione nella sede e lo arresta e da allora il giornalista è recluso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, a Londra.

Ora si sta decidendo per la sua estradizione: gli americani lo accusano di aver pubblicato documenti riservati del Pentagono e del Dipartimento di Stato sulle relazioni diplomatiche tra Washington e i suoi alleati e sulle violenze commesse dall’esercito americano in Iraq e Afghanistan.

In virtù di una legge sullo spionaggio del 1917, Assange rischia 175 anni di carcere ma sono in molti a temere che se venisse trasferito oltreoceano la sua stessa incolumità sarebbe a rischio.