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Sanità, arriva il nuovo nomenclatore tariffario: taglio ai rimborsi dell’80%

Tra le riforme della politica, c'è l'entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario che determina prezzi dei rimborsi pubblici per le prestazioni

Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 12 marzo 2024.

L’Italia è il Paese tradizionalmente fondato sul posto fisso dove la sanità è da sempre uno dei bacini in grado di garantire occupazione e continuità lavorativa: magari non si guadagna molto, ma ci si può comunque vivere.

Il settore della salute però, negli ultimi decenni, ha subito radicali trasformazioni: dalla riorganizzazione delle reti ospedaliere e ambulatoriali alla progressiva apertura ai privati. L’applicazione sempre più massiccia delle logiche di mercato ha modificato l’offerta terapeutica per i cittadini, limitando il pubblico e favorendo, almeno in alcuni periodi e contesti, il comparto privato.

Arriva il nomenclatore tariffario

L’ampliamento dell’offerta non ha agevolato le fasce più deboli della popolazioni e neppure migliorato le condizioni economiche dei lavoratori, aggravando al contrario la crisi occupazionale di quelle professioni mediche e paramediche che da tempo mancano di un adeguato ricambio generazionale.

Qualcosa sta per cambiare: tra le riforme della politica di questo periodo, c’è l’entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario che determina i prezzi dei rimborsi pubblici per le prestazioni sanitarie e prevederebbe tagli alle spese fino all’80% per cento. La situazione preoccupa le società che gestiscono ambulatori e poliambulatori perché, d’altronde, a rischio ci sarebbero decine di migliaia di posti di lavoro.