Home NOTIZIE CRONACA Vittorio Sgarbi rinviato a giudizio dalla procura di Roma: presunta evasione fiscale

Vittorio Sgarbi rinviato a giudizio dalla procura di Roma: presunta evasione fiscale

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La Procura di Roma ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla cultura, in merito all’inchiesta sul presunto mancato pagamento di debiti fiscali per circa 715 mila euro. Si ipotizza che la sua compagna abbia acquistato opere d’arte all’asta al suo posto. L’accusa contestata è di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Il caso “Il Giardino delle Fate”che investe Vittorio Sgarbi

Il fulcro dell’indagine ruota attorno all’opera “Il Giardino delle Fate” di Vittorio Zecchin, venduta all’asta e aggiudicata a nome della compagna di Sgarbi per 148 mila euro.

Tuttavia, i pubblici ministeri sospettano che Sgarbi fosse il vero acquirente e che abbia utilizzato il nome della sua compagna per eludere il fisco.

La versione di Vittorio Sgarbi

Sgarbi ha ribadito di non aver partecipato all’asta e che l’opera è stata donata alla sua compagna da un amico comune. “Il dipinto è stato donato alla mia fidanzata da Corrado Sforza Fogliani, come risulta da bonifico” ha specificato.

“Io non ho mai partecipato all’asta. La mia fidanzata ha battuto il quadro e dopo un certo tempo, attendendo di pagarlo, ne ha parlato con Sforza Fogliani che ha deciso di regalarglielo”.

Questa versione è stata corroborata dall’avvocato Giampaolo Cicconi, che ha sottolineato come Sgarbi non avesse alcuna intenzione di sottrarre il bene al fisco, poiché al momento dell’asta aveva già acquistato opere d’arte per un valore di 2 milioni di euro, tutte intestate a lui.

Con la richiesta di rinvio a giudizio, il caso di presunte evasione fiscali di Vittorio Sgarbi entrerà nella fase processuale.