Sarebbe stato il maltempo a causare il crollo del muro a Trastevere in via di San Francesco di Sales. L’incidente, avvenuto sabato 9 marzo poco prima delle 23, ha visto l’abbattimento di un vasto tratto di cinta muraria alta 6 metri e lunga 25, seppellendo quattro veicoli. Fortunatamente, non ci sono state vittime, ma solo danni materiali. Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia locale per garantire la sicurezza dell’area e comprendere le cause dell’accaduto.

Le ipotesi sulle cause del crollo: il ruolo del maltempo

Una delle principali ipotesi riguardanti il crollo del muro a Trastevere è legata alle condizioni meteorologiche avverse che hanno colpito Roma nelle ore precedenti.

Il 9 marzo, la città ha subito un’eccezionale ondata di pioggia e vento, annunciata dalla Protezione Civile con un’allerta gialla per il Lazio, ancora in vigore oggi 11 marzo per un periodo di 18-24 ore.

È plausibile che le forti precipitazioni abbiano contribuito allo smottamento del muro, compromettendo la sua stabilità e portandolo al collasso.

Si indaga sulla messa in sicurezza e manutenzione del muro

Si ipotizza che il muro avesse già bisogno di interventi di messa in sicurezza, come confermato dalle attività di disboscamento e rimozione delle edere svolte nei giorni precedenti.

Queste operazioni erano volte proprio a preservare la struttura e prevenire il rischio di cedimento. Tuttavia, l’eccezionale violenza del maltempo avrebbe accelerato il processo di cedimento del muro, nonostante gli sforzi preventivi compiuti.

La combinazione di fattori ha portato al grave incidente, sottolineando l’importanza della manutenzione preventiva delle infrastrutture.

La ricerca di eventuali responsabilità

Attualmente, gli uffici del I municipio e i vigili del fuoco stanno monitorando attentamente la situazione dopo il crollo del muro a Trastevere.

Tuttavia, spetta ai proprietari dell’abitazione coinvolta nel crollo la responsabilità di ripristinare la struttura danneggiata.