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Non solo Roma – Puntata di Martedì 5 Marzo 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 5 Marzo 2024

Pioggia di telecamere a Roma per garantire la sicurezza, ma quanto ne sappiamo di tutela della privacy?

Ospite in collegamento avv. Guido Scorza, componente del collegio del garante

Quanto è importante garantire sicurezza nelle grandi città? Lo diventa ancora di più in una città come Roma, dove non è sempre facile, effettivamente, sentirsi al sicuro. Per il Giubileo verranno potenziati i sistemi di video sorveglianza in città, con l’installazione di mille telecamere e una centrale operativa con nuovi sistemi e nuovi software per controlli più capillari sul territorio.

Ma non c’è solo il Giubileo, a Roma c’è anche la questione legata alla malamovida trasteverina: secondo l’amministrazione capitolina si può combattere anche predisponendo telecamere fisse sui luoghi più a rischio sicurezza: in piazza Trilussa, San Calisto e piazza San Cosimato, soprattutto il sabato sera, si beve fino agli eccessi, con la complicità di bar e pub che non rispettano l’ordinanza con cui il Comune gli impone di smettere di vendere alcol da asporto dopo le 22.

“È importante bilanciare due aspetti – ha detto l’avv. Guido Scorza – garantire sicurezza, ma rispettare comunque la privacy. Il cittadino, in sostanza, non deve scegliere tra sicurezza e privacy, deve avere l’uno e l’altro. È ragionevole che ci sia una compressone della privacy, se questa è l’unica condizione possibile a garantire la sicurezza. Ed è una valutazione da fare ogni qualvolta. È vero che qualche volta che ci sia un eccesso e quindi dobbiamo intervenire per ripristinare quel famoso bilanciamento”.

Ma in quali contesti si possono effettivamente utilizzare dispositivi di videosorveglianza in maniera legittima? “Il loro utilizzo è dato in base statistica dalla pericolosità di quel luogo – ha spiegato ancora Scorza – le forze dell’ordine non possono, chiaramente, arrivare ovunque e dunque a quel punto si utilizzano questi meccanismi. Ovviamente una città è sicura se in ogni luogo ci fossero questi dispositivi che osservano tutto ciò che succede, ma a quel punto il prezzo da pagare, in termini di privacy del cittadino, è davvero troppo alto da pagare“.

In base all’AI ACT, invece, come si mettono le cose? Il progresso e la tecnologia vanno avanti e dietro queste telecamere potrebbero esserci dei computer in grado di riconoscere i dati biometrici di qualsiasi soggetto: in questo caso si parla di videosorveglianza intelligente. “C’è un sistema di protezione dietro questo tema tutto particolare – dice Scorza – in Italia abbiamo una vera e propria moratoria: tranne in talune eccezioni, la videosorveglianza intelligente in luoghi pubblici è vietata“.

Il caso dello Stadio Olimpico e del riconoscimento facciale

E allora come spieghiamo quanto accaduto allo Stadio Olimpico? “Non conosciamo ancora direttamente la soluzione installata nel 2021, – ha sottolineato Scorza – conoscevamo la soluzione precedente a questa data. Questa soluzione va chiaramente approfondita perché bisogna verificare la compatibilità con la moratoria in vigore nel nostro paese. C’è da augurarsi che, avendola installata, abbiano effettivamente rispettato tutti i punti e abbiano soprattutto rispettato quel famoso bilanciamento. C’è da verificare, in particolare, in che termini questo sistema di videosorveglianza intelligente può risultare compatibile con le regole della moratoria”.

“In sostanza – ha concluso Scorza – il cittadino deve potersi recare in tranquillità alla Stadio a vedere una partita, senza necessariamente sentirsi un criminale. Va certamente bene garantire la sicurezza, ma guai a dimenticarsi che in uno stadio entrano 70mila persone oneste fino a prova contraria e i cui diritti, a cominciare dalla privacy, vanno rispettati“.

Treni, nuove grane per i pendolari: previste modifiche alla circolazione

Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline

Nuove grane per i pendolari della FL5, fino al 21 aprile previste alcune variazioni e modifiche sulla tratta causa lavori.

Come comunica Trenitalia da oggi, 5 marzo, e fino al 21 aprile 2024, infatti, per lavori di potenziamento infrastrutturale nella stazione di Roma Termini, alcuni treni della tratta Roma – Pisa subiranno alcune modifiche.

TUTTE LE MODIFICHE

Per quanto riguarda il treno regionale 12512 in partenza da Roma termini alle 9:42, con arrivo a Civitavecchia alle 11:05 nei giorni feriali escluso il sabato, sarà originario da Roma Ostiense con partenza alle 9:53 e non effettuerà la fermata a Roma Tuscolana. Invariati i rimanenti orari, le fermate e il periodo di effettuazione.

Il regionale 12515 in partenza da Civitavecchia alle 7:18 con arrivo a Roma Termini alle 8:40 termina la corsa a Roma Ostiense alle 8:27 e non ferma a Roma Tuscolana.

Il 12540 in partenza da Roma Termini alle 17:42, con arrivo a Civitavecchia alle 18:59 sarà originario da Roma Ostiense alle 17:53 e non fermerà a Roma Tuscolana.

Il regionale 12582 che parte da Roma Termini alle 16:27 per arrivare a Ladispoli-Cerveteri alle 17:15 sarà originario da Roma Ostiense alle 16:38 e non fermerà a Roma Tuscolana.

Per quanto riguarda invece il regionale 12553 che parte da Civitavecchia alle 15:44 e arriva a Roma Termini alle 17:03 terminerà la corsa ad Ostiense e non fermerà a Tuscolana.

Il regionale 4128 che da Roma Termini alle 10:12 parte verso Pisa centrale (14,22) fermerà anche a Roma Tuscolana alle 10:18. Il treno 4133 che da Pisa Centrale (13:43) arriva a Roma Termini alle 17:47 fermerà anche a Roma Tuscolana alle 17:42.

Infine il treno 4509 che parte da Grosseto alle 6:22 e arriva a Roma Termini alle 8:50 fermerà anche a Roma Tuscolana alle 8:44.

Gioco d’azzardo, storie di una piaga sempre più diffusa

La piaga del gioco d’azzardo patologico è sempre più diffusa a Civitavecchia. La conferma arriva da due degli attori maggiormente coinvolti nel contrasto, a vari livelli, a questa terribile dipendenza ovvero la Asl Roma 4 con il SerD e Il Ponte, operativo con uno sportello di informazione e ascolto sul fenomeno. Una realtà inquietante fatta di persone sommerse dai debiti, che spendono più di quanto possiedono e di famiglie in difficoltà, una realtà ancora – purtroppo – tutta da scoprire con un sommerso che stenta a rivelarsi.

Il gioco d’azzardo sembra essere diffuso in ogni fascia di età. Come spiega Giuseppe Barletta, direttore Uoc SerD Asl Roma 4, «L’osservatorio Nomisma sul gioco d’azzardo ci dice che gioca il 42% dei giovani compresi tra 14 e 19 anni, il 60% degli adulti e il 26% degli over 65. Ci dice anche che i giocatori più accaniti sono quelli della fascia d’età compresa tra 25 e 34 anni».

Dati che si rispecchiano anche sulla situazione di Civitavecchia come confermato dalle psicologhe de Il Ponte, impegnate nel contrasto al Gap, Gabriella Fiorucci e Ilaria Mancinelli. «Il rapporto Espad Italia – continua Barletta – ci dice che i giochi più diffusi tra gli studenti sono i Gratta&Vinci e le scommesse sportive. Ci dice anche che il 52.7% gioca da casa e il 7,4% nelle sale giochi.

Ci dice inoltre che in linea di massima il gioco d’azzardo è un comportamento episodico e controllato, che però può diventare un problema, diventando una vera e propria dipendenza comportamentale. Infatti presso i nostri servizi il comportamento da gioco si associa spesso all’uso di sostanze, complicando ulteriormente il quadro clinico e il trattamento terapeutico».

Storie e progetti qui

San Romolo, scelte le band in gara: tutto pronto per il festival solidale

Tutto pronto per il festival più inclusivo d’Italia: San Romolo. Venerdì alle 20.30 presso il teatro Traiano di Civitavecchia il dinamico team di organizzatori e presentatori salirà sul palco per presentare una serata dedicata alla musica e al sociale.

Come ha spiegato Tiziano Leonardi «stiamo ultimando i preparativi, tra scherzi e sgambetti, ma ci saranno molte cose divertenti da fare. Sarà una grande serata». Alicia von Candlefair ha aggiunto: «mi aspetto una bellissima serata».

Claudia Feuli catapultata da Sanremo, come inviata, a San Romolo è pronta a divertirsi. Giordano Tricamo e Sacha Pilara si aspetto un gran risultato. «Un piacere – hanno detto – continuare questa avventura insieme». Sul palco ci sarà anche Antonio Bandinu: «Il mio compito sarà difficile, arginare il maestro Leonardi». Valentina Petringa da giurata a presentatrice: «Nel salotto faremo giocare e vergognare artisti vecchi e nuovi». Luca Grossi e Valerio Mandrici hanno ricordato che tra gli organizzatori un po’ tutti erano amici di Alessandro Dimito, «si sente la sua presenza qua».

Per l’edizione di San Romolo 2024 le band in gara sono Kokedama, Belly Button, 69 Band, Echoes, Queen Beath, I primi della lista, Riccardo Pasquarella, The Fantaclauf, June, Barba Bietolo, Nuove Onde Sonore e Purple Head.

I PREMI – (Per votare clicca qui)

I premi – In palio c’è il premio Alessandro Dimito, l’artista civitavecchiese, a cui il festival è dedicato. Previsto anche il premio solidarietà, con le band che concorreranno a colpi di beneficenza. Per votare la propria band preferita e al tempo stesso donare basta entrare nel sito www.sanromolo.show. Nella sezione si dovrà poi inserire l’importo (minimo 2 euro) e dare l’ok su “DONA E VOTA”. Tutti i contributi andranno a sostegno dei progetti dell’associazione Spazio EiraLa band che raccoglierà più fondi riceverà l’ambito premio.

Al Teatrosophia arriva “KARIBUNI – Il sangue è rosso per tutti”, il viaggio di un uomo alla scoperta di una terra

Ospite in collegamento Bruno Petrosino, regista e attore di “Karibuni – il sangue è rosso per tutti”

Bruno Petrosino e Giancarlo Di Giacinto sono i due protagonisti di Karibuni, la nuova pièce in scena dal giovedì 7 a domenica 10 marzo a Teatrosophia.

Karibuni (in lingua swahili, “benvenuti”), raccoglie il bagaglio sensoriale, immaginifico ed emotivo dell’autore/attore, accumulato e vissuto nei suoi viaggi in Africa tra gli anni ‘60 e 2000.

Con l’ausilio della musicalità dello swahili e una sperimentazione sonora che va dal tradizionale all’elettronico, “giocandoci” per meglio evocare le atmosfere umanitarie e spirituali del luogo, si vuole entrare in un mondo di altri tempi (o forse non tanto) per raccontarne la poesia, le tracce di una cultura e un pensiero diversi, ma che ancestralmente appartengono a tutti in quanto umani o, ancor più, in quanto viventi. Con un occhio di riguardo sul tema della libertà e della pace tra uomo e uomo, tra uomo e Natura.

Giancarlo, autore del libro e narratore di se stesso in scena, ci riporta al presente la sua avventura, affiancato dal suo alter-ego del passato, che si sdoppia e si fa musica, danza, lingua, stoffe, fotografie, persone care, oggetti rari e lontani quanto i ricordi che li impreziosiscono, e che rappresenta la testimonianza di qualcosa che non si può più trovare, se non nelle parole, appunto, di Giancarlo. È quella la “vera” Africa presente sulla scena: la “sua” Africa.

“L’intento, mio e di Andrea, è di donare al racconto di Giancarlo una dimensionalità ulteriore, di portarlo a noi: – ha raccontato Bruno Petrosino – noi che non siamo mai stati in Africa, ma che dell’incontro con Giancarlo e della sua storia abbiamo fatto grande, immenso tesoro, e un motore per conoscere ed incorporare linguaggi fisici, vocali, strumentali e filosofici nuovi, che potessero al contempo creare un connubio con quello che noi già siamo, senza mai tradirlo del tutto, ma rinnovandolo. Ciò porta a specificare il reale tema affrontato nel nostro percorso: l’INCONTRO con l’Africa.  Noi, per come siamo, e l’Africa”.

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