Home PROGRAMMI A CASA DI AMICI Neomamme tra lavoro e famiglia: i dati allarmanti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro

Neomamme tra lavoro e famiglia: i dati allarmanti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro

I dati allarmanti dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro che mettono in guardia sul tema delle neomamme che faticano a tornare al lavoro

Per una donna tornare al lavoro dopo la nascita di un figlio è sempre più problematico rispetto all’uomo: lo dicono i dati e non c’è una regione dell’Italia che si salva. Analizzando questi dati, anche lì dove di solito l’occupazione femminile è maggiore rispetto alla media nazionale, si vede che i numeri sono allarmanti. Questo è l’allarme di cui si è discusso durante il programma A Casa di Amici nella giornata de 28 febbraio.

Sono 37.738 i genitori con figli fino a 3 anni che in Italia hanno scelto di dimettersi volontariamente dal proprio lavoro. Le mamme, quelle passate da un’azienda ad un’altra, sono 5.261, mentre le altre – ossia 24.618 – sono mamme che si sono licenziate per motivi legati principalmente alla difficoltà di assistere il bambino e di conciliare lavoro e famiglia, due mondi non facilmente conciliabili.

Neomamme, differenze tra regioni

Il più alto numero di dimissioni è stato registrato al Nord (23.117), seguito poi dal Centro (8.562) e d infine dal Sud (6.059).

La Lombardia è la regione con un numero molto alto di dimissioni convalidate: se ne hanno 8.850. Sono 3.757 quelle dovute al passaggio ad un’altra azienda. Tutte le altre sono legate a motivi familiari.

Nel Veneto c’è un dato particolare che parla di un fattore altrettanto particolare: la richiesta del part-time. Seconda regione per numero di dimissioni, il veneto ne conta 5.008 (3.658 mamme e 1.350 papà). 770 di queste sono genitori che sottolineano come questa scelta sia stata presa a causa della mancata concessione del part time e la modifica dei turni.

Poi alla terza posizione c’è il Lazio (3.616) e l’Emilia Romagna (3.609).

Ma quali sono i problemi principali? Gli stipendi bassi dei genitori non aiutano a pagare i nidi dai costi troppo alti. In più è venuta a mancare una figura fondamentale che da sempre sostiene le neomamme e i neopapà nella crescita del neonato o della neonata, ovvero i nonni, i quali non possono badare ai nipoti perché ancora impiegati nel loro lavoro.