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Italia-Romania: Ciolacu a Roma incontra il sindaco

Il sindaco di Roma ha aperto le porte del Campidoglio al Primo Ministro romeno Marcel Ciolacu per un incontro con la comunità romena

Qui il servizio realizzato per la puntata di The Passenger del 28 febbraio 2024 sulla comunità romena.

Il 14 febbraio 2024 il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha aperto le porte del Campidoglio al Primo Ministro romeno Marcel Ciolacu e ad una delegazione di autorità della Romania per un incontro con la comunità romena in vista del vertice intergovernativo bilaterale tra Italia e Romania, svoltosi il giorno successivo a villa Doria Pamphilj. Erano 13 anni che Italia e Romania non si incontravano in un vertice e per l’occasione i primi ministri hanno firmato una dichiarazione congiunta per lo sviluppo del Partenariato Strategico Consolidato italo-romeno, mentre i ministri hanno firmato diversi memorandum di cooperazione bilaterale in vari settori.

L’incontro al Campidoglio ha rappresentato una grande occasione e una grande opportunità – ha detto il sindaco – per rinsaldare il legame antico e fortissimo tra la città di Roma e la Romania e per costruire nuovi progetti con una terra che da sempre è parte integrante della storia della Capitale. D’altronde questo legame è visibile già dal momento in cui si mette piede in piazza del Campidoglio quando si guarda al simbolo di Roma: “La prima collina di Roma e la Lupa Capitolina sono state rivendicate con grande orgoglio dal popolo romeno come simbolo della propria identità latina” ha detto l’ambasciatrice di Romania presso la Repubblica Italiana, Gabriella Dancau.

Nel suo discorso, l’ambasciatrice ha ricordato quanto sia importante che il percorso in Italia inizi con questo incontro, proprio con i rappresentanti della comunità romena. “Se oggi le relazioni italo-romene sono a questo ottimo livello, lo si deve anche alla loro azione sul piano professionale, ma anche personale, essendo la comunità un vettore di massima importanza nelle relazioni bilaterali. I romeni – ha detto l’ambasciatrice – sono persone apprezzate nelle comunità in cui vivono, ben integrate e danno un contributo importante allo sviluppo del Paese in cui hanno scelto di vivere.”

Incontro Ciolacu-Gualtieri, inizio di un capitolo importante

All’incontro era presente anche Movila Maricica, presidente dell’associazione Moldovencele florilor de tei (ndr, Le moldave dei fiori di tiglio), vestita di un abito tipicamente romeno. Ai microfoni di Radio Roma, Movila Maricica ha raccontato di sentirsi a casa sia a Roma sia in Romania. Suo figlio è nato a Roma, le altre due figlie sono in Romania, ma il suo cuore è sia romeno che italiano.

“Sono romeno, nato in Romania e sono arrivato in Italia all’età di 15 anni. Ora ne ho 40, quindi ho passato più tempo qui in Italia che nel mio paese di origine” dice Marius Bizau, attore presente all’evento e che con la sua arte cerca di unire le due Nazioni. Quanto lavoro c’è da fare per far sì che la Romania, con la sua comunità, sia ben integrata in Italia? Bizau risponde: “C’è tanto da fare. Proprio in questa occasione ho ricevuto delle notizie riguardanti il lavoro che bisogna mettere in atto per l’integrazione della comunità romena.”

Tanto lavoro da fare e tanto ancora da progettare, insieme. Il vertice intergovernativo bilaterale ha aperto infatti un capitolo molto importante nella storia delle relazioni bilaterali tra Romania e Italia.

Un anno fa, all’ora nella veste di presidente della Camera dei Deputati della Romania, Marcel Ciolacu e il Sindaco si erano riuniti al Campidoglio per la prima volta. Ad oggi invece Marcel Ciolacu è arrivato a Roma con la carica di Primo Ministro della Romania, ricordando quanto sia forte il radicamento della comunità imprenditoriale italiana in Romania, che conta oltre 50.000 aziende.

L’Italia, al momento, è un partner commerciale fondamentale della Romania e il volume degli scambi è stato di 20 miliardi di euro nel 2023. L’incontro avvenuto in Campidoglio, e il successivo per il Vertice, ha rappresentato come l’Italia e la Romania siano Nazioni unite da relazioni molto forti.