Home NOTIZIE CRONACA Morto il critico d’arte Antonio Paolucci: fu direttore dei Musei Vaticani

Morto il critico d’arte Antonio Paolucci: fu direttore dei Musei Vaticani

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È morto Antonio Paolucci, figura di spicco nella politica culturale italiana, uno dei più illustri storici dell’arte del secondo Novecento. Con una carriera ricca di successi, Paolucci è stato Soprintendente al Polo Museale Fiorentino, Ministro dei Beni Culturali negli anni ’90 con il governo Dini, e Direttore dei Musei Vaticani. Una personalità eclettica che avrebbe compiuto 85 anni a settembre.

Chi era Antonio Paolucci

Nato a Rimini, Antonio Paolucci ha segnato profondamente Firenze, la città in cui ha studiato con Roberto Longhi e ha contribuito significativamente all’Opificio delle Pietre Dure e al Polo Museale, comprendente gli Uffizi e altro ancora.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha commentato: “Firenze perde una delle sue figure più autorevoli. Nel suo ruolo di Ministro, ha dato lustro a Firenze e all’Italia.”

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha aggiunto: “L’Italia perde un uomo di cultura appassionato e rigoroso, un instancabile studioso dedicato alla tutela del nostro patrimonio.”

I commenti e il cordoglio

Eike Schmidt, ex direttore delle Gallerie degli Uffizi ora a Capodimonte, ricorda Paolucci come un “uomo di Stato” e uno degli studiosi italiani più significativi, notando la sua “capacità di comunicare pensieri altissimi e concetti complessi.”

Simone Verde, il nuovo direttore degli Uffizi, annuncia che l’Auditorium del museo porterà il nome di Paolucci in suo onore, mentre la sua eredità sarà fonte di ispirazione.

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ricorda Paolucci come “un grande fiorentino” con un amore profondo per i colli fiorentini e la bellezza della regione.

Cristina Acidini, ex Soprintendente del Polo museale dopo Paolucci, sottolinea il suo “valore civile e morale” e lo definisce “una delle figure più nobili di un nuovo umanesimo.”

Con la sua scomparsa, Antonio Paolucci lascia un vuoto significativo nel mondo della cultura italiana, ma il suo impatto duraturo sarà testimone della sua dedizione straordinaria alla storia dell’arte e al patrimonio culturale.