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Teatro di Roma, nervi tesi

Non si placano le polemiche relative alla nuova dirigenza del Teatro di Roma. I lavoratori hanno dato sfogo alle loro tensioni e la protesta è sbarcata in Campidoglio. Un passaggio che ha fatto seguito al presidio davanti al Teatro Argentina dei giorni scorsi. A guidare la delegazione nella sede istituzionale è stato lo scrittore Christian Raimo che ha chiesto d’incontrare il sindaco per esprimere una ferma contrarietà all’intesa raggiunta sullo schema del doppio direttore generale per uscire dal vicolo cieco, secondo alcuni “un pasticcio”, scaturito dalle modalità di nomina di Luca De Fusco, scelto da Regione e ministero della Cultura estromettendo il Comune che eroga gran parte del budget annuale del teatro. I manifestanti al termine del confronto hanno ricevuto la promessa che il Comune andrà allo scontro totale qualora i patti non venissero rispettati. «Sono pronto a scatenare una guerra mondiale se l’accordo proposto non verrà rispettato – ha assicurato Roberto Gualtieri – perché quella sarebbe una cosa inaccettabile. A quel punto a fare i picchetti con voi ci sarò anch’io».