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Atti vandalici al Gay Center di Testaccio a Roma: serrande danneggiate a colpi di mazza

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Il Gay Center di Testaccio è stato recentemente teatro di atti vandalici e omofobici perpetrati da un gruppo di giovani armati di mazze. Dopo aver danneggiato le serrande del locale, gli aggressori hanno acceso un fumogeno e, con un atto di sfida, si sono fotografati in un selfie. L’accaduto è stato denunciato dal Gay Center di Testaccio, che ha evidenziato una serie di episodi di irruzioni, minacce, insulti, e scritte omotransfobiche perpetrati da alcuni giovani nei mesi precedenti.

Gli attacchi al Gay Center di Testaccio

Gli attacchi, documentati anche da telecamere di sorveglianza, mostrano un chiaro intento di odio omolesbobitransfobico, con aggressori che agiscono in gruppo. Questi episodi di violenza si inseriscono in una triste realtà in cui crescono gli atti di discriminazione nei confronti della comunità LGBT+.

Il Gay Center ha reagito esprimendo iniziale paura e preoccupazione, evidenziando come tali atti siano alimentati da un clima di odio pubblico. Alessandra Rossi, coordinatrice della Gay Help Line, ha sottolineato che l’incitamento all’odio contro chi è etichettato come “diverso” sta diventando sempre più frequente, evidenziando l’importanza di introdurre l’educazione all’affettività e al rispetto nei percorsi di istruzione.

Presentata denuncia

La coordinatrice ha dichiarato che è stata presentata denuncia alle forze dell’ordine, auspicando l’identificazione degli aggressori. Il Gay Center ha chiesto la rimozione delle scritte offensive e ha lanciato un appello al Ministro Valditara affinché investa in corsi contro la discriminazione LGBT+, con l’obiettivo di prevenire tali comportamenti e garantire che i luoghi di tutela per le persone LGBT+ rimangano sicuri.

“Esprimo la più ferma condanna contro gli atti vandalici e le scritte ai danni del Gay Center a Roma. Attacchi che presentano chiari indicatori di odio omofobo da parte di un branco di giovanissimi. Urge incrementare l’educazione al rispetto e all’accettazione dell’altro, nel Lazio così come in tutto il Paese”. Così su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.