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Fondo disturbi alimentari, oggi la manifestazione a Roma

In piazza per chiedere il reintegro del Fondo nazionale per il contrasto ai disturbi dell’alimentazione (DCA). La mobilitazione è in programma in tutta Italia, compresa, ovviamente, Roma, dove è in programma un sit-in sotto al ministero della Salute.

Alle 15:30, il sit-in è iniziato di fronte al Ministero della Salute, durante il quale verrà consegnata una lettera al ministro Schillaci. Durante l’evento, saranno presenti vari parlamentari. La mobilitazione è promossa da diverse organizzazioni, tra cui Chiedimi Come Sto (UDU e Rete degli Studenti Medi), Fondazione Fiocchetto Lilla, Animenta DCA, Maruska Albertazzi e Silvia Persico.

Fondo disturbi alimentari, oggi in piazza

Camilla Piredda dell’Unione degli Universitari ha spiegato i motivi della protesta di oggi: “Finché non vedremo approvato l’emendamento al Decreto Milleproroghe con il rifinanziamento al fondo per il contrasto ai Dca non saremo soddisfatti. Chiediamo al Governo di ascoltarci, trovando una soluzione urgente. Venerdì a Roma consegneremo una lettera al Ministro Schillaci, speriamo voglia riceverci e affrontare subito il problema. Qualsiasi ritardo può comportare danni irreparabili ai percorsi assistenziali che aiutano chi ha un disturbo alimentare. Ricordiamo al Governo che, nel nostro Paese, in 4 milioni soffrono di questi disturbi, con 4mila morti ogni anno. Non c’è tempo da perdere”.

“Rinnoviamo – sottolinea Camilla Velotta della Rete degli studenti medi – le nostre richieste al Governo. Vogliamo il ripristino del fondo DCA, per poter permettere un accesso immediato e universale alle cure: serve investire sul sistema nazionale pubblico, per non lasciare indietro nessuno. Le piazze di venerdì sono aperte a tutta la cittadinanza, le associazioni, le parti sociali e politiche che vogliono sostenere la battaglia. Noi studenti siamo in prima fila perché attraversiamo l’età a maggiore rischio. Infatti, i DCA si manifestano soprattutto nelle ragazze tra i 15 e i 25 anni, con circa il 10% dei soggetti in età a rischio che soffre di disturbi alimentari”.