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Cinzia Giorgio, di “Pink Magazine Italia”, a Non solo Roma – Puntata di Giovedì 18 Gennaio 2024

La Torre Eiffel, il simbolo della Francia nel mondo è uno dei monumenti più visitati al mondo

Ospite in collegamento Cinzia Giorgio, direttrice di “Pink Magazine Italia

La Torre Eiffel è stata costruita in poco più di due anni. Completata nel 1889 e inaugurata il 31 marzo dello stesso anno. Prende il nome dal suo ideatore Gustave Alexandre Eiffel, fu considerata inizialmente inadatta alla città da quasi tutti i parigini, per la sua costituzione nel materiale di ferro, non adatto a una città raffinata come Parigi.

L’idea era quella di costruirla e poi distruggerla dopo l’esposizione universale, ma venne mantenuta perché era un’ottima piattaforma per posizionare le antenne delle varie radio. Nel corso del tempo è diventata il simbolo di Parigi e meta di tantissimi turisti al mondo.

La struttura è divisa in tre parti, si può arrivare fino alla cima grazie alle scale o con l’ascensore.

La sua storia qui: https://pinkmagazineitalia.it/cultura/23234/

È il monumento più fotografato al mondo. Il panorama che si può vedere dalla torre è impressionante, offre ai visitatori molti ristoranti con tavoli con vista mozzafiato. Sono 1710 i gradini che portano in cima alla Torre, Gustave Eiffel li ha percorsi tutti a piedi nel giorno dell’inaugurazione. A 285 metri dal suolo c’è l’appartamento di Gustave Eiffel, dove l’ingegnere lavorava e riceveva ospiti.

I primi visitatori furono la Famiglia Reale Inglese e l’attore Buffalo Bill. Dall’epoca della sua costruzione la Dame de Fer ha cambiato vari look dal rosso veneziano all’arancio, al rosso marrone. Alla base sono incisi i nomi di 72 scienziati e ingegneri francesi di spicco.

È oggi uno dei monumenti più visitati del mondo, ideato per dimostrare la creatività e le capacità architettoniche dei francesi.

A passeggio tra le biblioteche più belle del mondo

È vero che le vacanze fuori confine (sia esso comunale, regionale o nazionale) sono ancora un miraggio. Ma nulla vieta di viaggiare con la mente e perché no, portarsi avanti con i progetti. Ecco perché Pink Magazine propone un piccolo tour virtuale tra alcune delle più belle e suggestive biblioteche del mondo. Alcune sono famose e conosciute da tutti, altre sono meno note. In questo modo, non appena l’emergenza sanitaria sarà finita, non ci sarà bisogno di pensarci troppo: il prossimo viaggio sarà in una di queste città (o perché no, in tutte!).

Dai un’occhiata a queste: Le biblioteche estere più belle

Ma è anche vero che spesso si decide di andare a visitare posti lontanissimi senza aver mai visto quelli sotto casa. E infatti nel nostro bellissimo paese c’è una delle più belle biblioteche del mondo: quella Vaticana.

L’inizio ufficiale della sua storia risale a Niccolò V, a metà del 1400. Prima di lui, i testi venivano spostati ora in un luogo, ora in un altro. Inutile dire che molti, purtroppo, sono andati persi. Nel corso dei secoli ogni pontefice ha dato il suo contributo. Questo ha portato, oggigiorno, ad una collezione dal valore inestimabile racchiusa sotto soffitti affrescati.

Il tour virtuale in giro per le biblioteche del mondo non finisce qui, questa era solo la prima puntata! 

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Pitti Uomo, il salone internazionale di moda maschile tra i più amati

Pitti Uomo. Uno spazio espositivo minore in questo edizione. Ci sono lavorazioni di ristrutturazione in corso per ampliamento degli spazi che si presume saranno disponibili dal prossimo giugno. La sessione che di solito ha maggior richiamo di affluenza. Tanti look maschili eleganti da vedere in giro, con una scelta accurata ed in alcuni casi eccentrica dei dettagli. Look che difficilmente si vedono nella quotidianità delle nostre città in una Firenze pulita e illuminata.

Le novità sofisticate di Brunello Cucinelli con il maggiore afflusso di visitatori. L’easy style di Roy Rogers con i suoi jeans a forte tasso di sostenibilità. Le novità di Invicta che rimane per me un brand legato alla storia degli zaini e le shopper di quando andavo a scuola. I giubbotti in pelle di Stewart. Le scarpe Alden. I materiali riciclati in particolare le bottiglie di plastica del brand Lardini che non è l’unico presente con materiali sperimentali e innovativi. Fino ad arrivare alla creatività di Sun68. Servizi di personalizzazione e tote colorate come forma pubblicitari a ricordo dell’evento.

Quattro giorni di esposizione per raccontare la storia del jeans, di come si otteneva la nuance del denim attraverso lo sfregamento della pietra pomice, esposto sui banchi di pesce con finto ghiaccio a ricordo del loro primo negozio che aveva ospitato la lavorazione del pesce.

LAVATRICI CHE RACCONTANO I VARI METODI DI LAVAGGIO DEL PASSATO in cui venivano utilizzati 1,200 litri di acqua insieme alla pietra pomice per ottenere le colorazioni fino a giungere ai giorni nostri con il metodo di Airwash, un’alternativa sostenibile, a difesa dell’inquinamento con un notevole risparmio di acqua usando aria e bolle per ottenere l’effetto vintage dei jeans dai tessuti realizzati con materiali organici o riciclati. Ci sono anche gli iconici jeans slim fit indossati anche da Marilyn Monroe, con zip alla caviglia, ormai fuori produzione che sono stati tra i prodotti di punta del brand.

Un’esperienza interessante tra video e arte, grazie agli effetti tridimensionali, curato nei dettagli anche del catering fiorentino selezionato del buffet offerto in cui era presente il tartufo rinomato di Procacci. L’evento si è concluso alle 17 in tempo per tornare a Roma.