Il concerto del rapper Travis Scott al Circo Massimo a Roma ha provocato una “deformazione permanente” alla struttura della Torre della Moletta, costruzione di epoca medievale. Secondo “Il Tempo”, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) avrebbe certificato il danno alla struttura dopo aver effettuato gli opportuni rilievi. La notizia è stata riportata dal quotidiano, ma il sovrintendente ai beni culturali di Roma, Claudio Parisi Presicce, ha smentito di aver ricevuto comunicazioni ufficiali in proposito.
Cosa ha detto il sovrintendente
Presicce ha dichiarato di aver avuto una riunione con tecnici incaricati delle indagini, i quali non avrebbero certificato il danno conseguente all’evento con Travis Scott, ma solo paventato la possibilità.
“I quattro tecnici non non erano d’accordo fra di loro e continuavano a ripetere che probabilmente le cause andavano individuate in diversi fattori” ha riferito Presicce a Il Tempo.
“Hanno detto che occorrevano ulteriori approfondimenti tant’è che hanno mantenuto le apparecchiature che hanno permesso di fare questi rilievi anche nel concerto di Capodanno che c’è stato a fine 2023”.
Il sovrintendente avrebbe quindi richiesto di “avere al più presto i dati ufficiali di quelle indagini che potessero essere utilizzati per assumere decisioni in funzione della salvaguardia”.
I presunti danni del concerto di Travis Scott
L’articolo ha messo in luce il contrasto tra il Campidoglio e il Parco archeologico del Colosseo riguardo alla scelta di tenere concerti simili in prossimità di aree storiche.
Se inizialmente il Comune aveva difeso la scelta, i dati dell’Ingv, se confermati, potrebbero adesso dare la certezza dei rischi legati a rumori e vibrazioni.
