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Acca Larentia, Digos invierà informativa alla procura: al vaglio video dei saluti romani

Acca Larentia, Digos invierà informativa alla procura: al vaglio video dei saluti romani

Centinaia di persone tra saluti romani e al grido “presente” radunate in via di Acca Larenzia a Roma ieri sera nel giorno dell’anniversario della strage che 46 anni fa costò la vita a Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni militanti del Fronte della Gioventù. I primi due uccisi in un agguato fuori dalla sede del Movimento Sociale Italiano, al Tuscolano e il terzo ferito a morte ore dopo durante una manifestazione.

Un’adunata avvenuta davanti alla ex sede del Msi, successivamente e in un luogo diverso da quello dove si era svolta la cerimonia istituzionale bipartisan alla presenza del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e dell’assessore alla Cultura del Comune di Roma Miguel Gotor.

Acca Larentia, Digos invierà informativa alla procura: al vaglio video dei saluti romani

Su quanto accaduto ieri domenica 7 gennaio, nei prossimi giorni è attesa in Procura una prima informativa della Digos. L’informativa sarà poi all’esame dei magistrati che valuteranno come procedere. Al vaglio della Digos ci sono anche le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona dove si è svolta la commemorazione di via Acca Larentia. Secondo quanto riporta l’Ansa sui fatti avvenuti ieri in via di Acca Larentia a Roma, il Movimento 5 stelle presenterà un esposto all’autorità giudiziaria.

Il video dell’adunata: braccia tese al grido “camerata” “presente”

La folla di persone adunate in via di Acca Larentia è stata ripresa dall’alto in un video che sta facendo il giro dei social. Nelle immagini, di una decina di secondi si vedono centinaia di persone schierate nel piazzale la sera di domenica che rispondono, in alcuni casi a braccia tese, per tre volte “presente” al grido di “a tutti i camerati caduti”.

Video postato su Facebook anche dalla segretaria del Pd, Elly Schlein che scrive: “Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924”.  “Presenteremo un’interrogazione al ministro Piantedosi – aggiunge Schlein – quel che è accaduto non è accettabile. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione”.