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Enzo Mauri, giornalista e conduttore radio, a Non solo Roma – Puntata di Mercoledì 3 Gennaio 2024

“La grande avventura di Radio Montecarlo”, le pagine di Enzo Mauri tra aneddoti, storia e interviste esclusive

Ospite in studio Enzo Mauri, speaker radiofonico, scrittore ed esperto di Tv e Spettacolo

La radio che più di ogni altra tra gli anni ’60 e ’70 seppe giocarsi alla pari con la Rai la partita dell’audience, raggiungendo punte di dieci-dodici milioni di ascoltatori al giorno. Uno dei mezzi di comunicazione più amati e consolidati di sempre nel nostro paese raccontati con lo sguardo e la penna attenta di Enzo Mauri in un libro incredibile: “La grande avventura di Radio Montecarlo”.

Enzo Mauri, conduttore radiofonico e giornalista, racconta i primi vent’anni di Radio Monte Carlo attraverso le testimonianze delle sue voci più famose, come Ettore Andenna, Awanagana, Luisella Berrino, Barbara Marchand, divenute nel tempo per i fan dell’emittente le amiche con cui condividere intere giornate e per l’autore fonti preziose da cui attingere dati e racconti del tutto inediti.

Frutto di un’accurata opera di ricostruzione storica, il libro risale anche alle origini della radio, nata durante la Seconda Guerra Mondiale per scopi propagandistici, e divenuta in seguito marchio consolidato del Principato di Monaco con la nascita negli anni ’60 del progetto italo francese prodotto da Noel Coutisson.

Tra le altre cose, Mauri si pone come un vero e proprio avanguardista: non sono mai stati scritti, infatti, libri o approfondimenti su questa Radio che ha fatto davvero la storia della comunicazione italiana.

Ma qual è stata la chiave che ha contribuito al suo successo? “Indubbiamente il fatto che RMC offrisse una serie di aspetti amati dagli ascoltatori – ha raccontato Enzo Mauri – basti pensare che a quell’epoca, ad esempio, in Rai c’era la censura e quindi se si voleva ascoltare un determinato pezzo bastava accedere appunto la Radio”.

Da non dimenticare poi il talento degli speaker, che all’epoca praticamente partivano da zero e senza nessun precedente: “Iniziarono a fare, ad un certo punto, dei giochi a cui gli ascoltatori potevano partecipare e anche quello contribuì a far accrescere il successo di questa emittente radiofonica. – ha spiegato ancora Mauri – E poi non dobbiamo dimenticare che la radio fu una vera e propria palestra per moltissimi, una specie di trampolino di lancio per tanti volti oggi famosissimi della nostra tv. Quindi non possiamo non celebrarla come uno strumento incredibile”.