A The Passenger Andrea Candelaresi ci fa viaggiare all’interno della comunità colombiana che risiede in Italia e in particolare a Roma.
Sono più di 14.000 i colombiani che oggi vivono nella penisola, 3000 di loro soltanto nel Lazio che, dopo la Lombardia, è la seconda regione ad ospitarne di più.
Si tratta di una comunità straniere particolarmente integrata, che sogna l’Italia per vivere un maggiore benessere senza però dimenticare ciò che li contraddistingue.
Ci accorgiamo subito ad esempio che si tratta di un popolo molto caloroso, il quale può aiutarci a ritrovare quella socialità persa nel tempo in una Roma sempre più individualizzata. È il messaggio di Rocio e Juan, che insieme ci spiegano come si trovano in Italia. In particolare Rocio Rodriguez denuncia il problema della solitudine dei colombiani che si trasferiscono qui.
Il modo di vivere lo spazio sociale qui infatti è differente e ciò crea non pochi problemi a chi viene da un paese caloroso e accogliente come la Colombia. Perché questo individualismo nel Bel Paese, una volta ammirato per la sua umanità?
Scopriamo le motivazioni insieme a Simone Piccini e Simona Fiorentini che hanno viaggiato nella Comuna 13, uno dei quartieri più iconici di Medellin e della storia recente della Colombia.
Il primo ha addirittura scritto un libro intitolato “Mi Comuna 13: una storia vera”. In tale opera si racconta la storia di Jenny, una ragazza della Comuna che attraverso i suoi racconti spiega una delle realtà più controverse, ma anche affascinanti del mondo latino. Piccini crede che sia stato il benessere ad aver alimentato l’individualismo da noi. Il senso di comunità e di voglia di riscatto che c’è nella Comuna, infatti, qui si è perso.
Simona Fiorentini è d’accordo su ciò e in più ci racconta un peculiare gemellaggio tra Tor Marancia, il quartiere di Roma Sud, e la Comuna 13. Alla luce dei suoi numerosi viaggi a Medellin, Fiorentini ha infatti notato le similarità tra queste due realtà lontane migliaia di kilometri, ma accomunate da questa voglia di migliorare la propria condizione.
Questo gemellaggio va avanti da qualche anno e si traduce in aiuti concreti alla Comuna e in attività culturali e artistiche come dei murales nel Parco della Torre di Tor Marancia dedicati proprio alla Comuna, per non parlare dell’iniziativa poi dei tifosi della Roma che insieme a Borghetta Stile hanno creato delle sciarpe da stadio dedicate alla Comuna, la cui vendita è andata in beneficenza per la Comuna, dove è stato creato un campo da calcio per strappare i bambini dal narcotraffico.
La storia della Colombia a The Passenger
Non poteva poi mancare il contributo di Paolo Battaglia, il nostro esperto di storia, per analizzare il passato più recente di questo fantastico Paese. Una stagione di colpi di stato ha generato instabilità nei decenni in Colombia, instabilità che anche oggi si vive. Le ingerenze statunitensi, la povertà e una classe politica corrotta ha infatti macchiato di sangue le strade colombiane nell’era della violencia.
I poveri sono insorti poi e hanno creato dei plotoni di guerriglieri ancora oggi semi attivi. Parliamo delle Farc e dell’M-19 che hanno raggiunto un accordo con il governo centrale solamente nel 2016. Gli anni ’90 poi sono stati gli anni dei narcotrafficanti, alcuni dei quali molto noti, come Pablo Escobar. Insomma, in un contesto di instabilità, tra le faglie della società, in molti hanno provato a guadagnare potere con la violenza. Oggi tutto sembra latente, ma non bisogna abbassare la guardia.
Dopo i disordini del 2021 infatti il neopresidente eletto sta cercando una pacificazione sociale. Ci riuscirà? Qual è il futuro della Colombia e dei colombiani?
Appuntamento a martedì prossimo alle 21:30 con The Passenger su Radio Roma Television, Canale 14 del digitale terrestre.
