Una strage che non si ferma quella dei pedoni uccisi sulle strade di Roma. Solo nell’ultima settimana sono due le vittime di incidenti stradali nella Capitale. E’ di questa mattina la notizia di un uomo di 56 anni trovato morto sulla Cassia dopo essere stato investito da un mezzo che non si è fermato a prestare soccorso.
Incidenti stradali, non si ferma la strage di pedoni: a Roma la maglia nera
Tragedie ormai all’ordine del giorno e che vedono Roma svettare nella triste classifica delle città italiane più pericolose. Secondo l’ultimo report realizzato da Asaps, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, in collaborazione con Sapidata, dal 1° gennaio al 03 dicembre 2023 nel Lazio 66 persone sono morte sulle strade, un sesto di tutti i morti in Italia, di cui 37 solo a Roma (lo stesso numero di decessi avvenuti in tutto il Veneto nello stesso periodo).
Da inizio anno 401 le vittime in Italia
Secondo l’Osservatorio Pedoni sulle strade italiane hanno perso la vita 401 persone. Un dato parziale che non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi. Sono morti complessivamente 257 uomini e 144 donne.
Una strage che l’Asaps ha riportato in una mappa digitale, per sensibilizzare sempre più sul tema della sicurezza stradale, aggiornata in tempo reale con i luoghi degli omicidi stradali, con il dettaglio delle vie, l’età del pedone e il veicolo investitore.
Molti pedoni sono stati uccisi nel luogo più sicuro, sulle strisce pedonali dei centri urbani o addirittura mentre camminavano tranquilli sul marciapiede.
Tanti anziani: 210 vittime avevano più di 65 anni
Dal report Asaps gli anziani sono quelli più indifesi, più della metà cioè ben 210 pedoni avevano più di 65 anni. Purtroppo 17 pedoni avevano meno di 17 anni, di cui due deceduti ad aprile, uno a giugno, un piccolo in Veneto e una bimba di appena sei anni, scappata dalla guerra in Ucraina e morta a Potenza, un 13enne a Negrar di Valpolicella, lo scorso 31 luglio e ad agosto un 17enne nella bergamasca e una 15enne nel Lazio a settembre e sempre una 15enne ad ottobre nella medesima regione, e una sedicenne a Torino.