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La battaglia degli animalisti per proteggere i santuari – IL SERVIZIO

Gli animali estranei al circuito della produzione agroalimentare che oggi sono ospiti di alcune strutture, dette santuari, dove vengono accuditi

Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 4 dicembre 2023: “La battaglia degli animalisti per proteggere i santuari.”

Oggi non fa più notizia, ma l’epidemia di peste suina africana fino a qualche mese fa guadagnava titoli sulle prime pagine dei giornali e servizi dai toni allarmistici sui principali telegiornali italiani. Si tratta di un virus che la zootecnia conosce da tempo e che circola senza troppi problemi da decenni anche in Italia ma che improvvisamente è diventato un’emergenza pur non essendoci rischi di sorta per gli esseri umani dal momento che infetta soltanto i suini e non si può trasmettere con un salto di specie.

A farne le spese, però, non sono tanto i cinghiali che vengono considerati tra i principali vettori di questo virus, ma i suini da allevamento e questo è uno dei motivi per i quali l’epidemia della scorsa estate ha avuto particolare eco mediatico: le associazioni di categoria chiedevano interventi di natura sanitaria per arginare la diffusione del morbo ed evitare che potesse contaminare gli allevamenti destinati alla produzione di insaccati, dal momento che le norme sanitarie in vigore prevedono l’abbattimento di tutti i capi, quelli infetti e quelli che potenzialmente potrebbero entrare in contatto con gli animali malati.

Cosa sono i santuari?

Un danno di proporzione ingente per una filiera produttiva dai fatturati milionari che rappresenta un’eccellenza della produzione agroalimentare italiana nel mondo. Ora che l’emergenza è passata, però, i problemi degli allevatori restano, tanto che le associazioni di categoria chiedono al governo indennizzi per chi ha dovuto rinunciare alla propria produzione per dare esecuzione alle direttive sanitarie.

Non si placano le polemiche degli animalisti che si sono opposti all’abbattimento di massa dei suini e in particolare ad alcune interpretazioni della norma che non hanno risparmiato neppure quegli animali estranei al circuito della produzione agroalimentare che oggi sono ospiti di alcune strutture dove vengono accuditi dai volontari.

Le chiamano santuari, sono dei rifugi dove proprio questi animali non destinati al ciclo economico vengono accompagnati nel normale decorso della loro vita. Lo scorso settembre una di queste strutture è stata al centro di una vicenda di cronaca che ha destato molto scalpore: contro gli animalisti che manifestavano, le forze dell’ordine sono intervenute per poter procedere all’abbattimento dei maiali.

Per rivedere la puntata integrale clicca qui: PUNTATA EXTRA.