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Si trasferisce la pescheria più antica di Roma: “Al centro storico non conta più la qualità”

Si trasferisce la pescheria più antica di Roma: “Al centro storico non conta più la qualità”
la storica sede di via Venezia e la nuova sede in via Gregorio VII

Si trasferisce la pescheria più antica di Roma, lascia il centro storico per riaprire l’attività in zona Aurelio. Una storia che inizia nel 1894, quando il giovane Antonio Galluzzi, romano doc, decise di aprire una piccola bottega di pesce in pieno centro. Dopo 130 anni la pescheria si è trasferita in via Gregorio VII a due passi dal Vaticano, lasciando il quartiere Monti e la storica sede di via Venezia.

Si trasferisce la pescheria più antica di Roma: “Portiamo la qualità del mare in un altro quartiere”

L’annuncio dato sui social della Famiglia Galluzzi – pescheria dal 1894 è stata salutata con dispiacere dai clienti che hanno risposto con centinaia di commenti, augurando il meglio all’attività guidata sempre dai Galluzzi, Edoardo e Massimiliano.

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“Un pezzo di cuore rimarrà qua” ha scritto sulla pagina Facebook dell’attività uno dei titolari aggiungendo “avevo 18 anni quando ho iniziato a lavorare qui, c’era ancora papà in piena attività e lui mi ha insegnato tutto”.

Si trasferisce la pescheria più antica di Roma: “Al centro storico non conta più la qualità”
immagine da profilo Facebook Famiglia Galluzzi – pescheria del 1894

“Oggi – si legge ancora nel post – ultimo giorno nel primo municipio. Portiamo la qualità del mare in un altro quartiere. Grazie a tutti clienti, follower e amici del primo municipio. 130 anni di storia rimangono impregnati nei muri dei palazzi. Papà tranquillo, stiamo realizzando quello che volevi tu”.

“Oramai al centro storico non conta più la qualità, contano altri fattori, e noi non ne vogliamo far parte”

Rammarico, malinconia e “un pizzico di rabbia”. Così si sente Edoardo che all’Adnkronos ha spiegato i motivi del trasferimento. “Tanti fattori ci hanno condotto verso l’uscita principale, nonostante – dice Edoardo – fossimo legati in maniera embrionale a questo rione, a queste mura …a queste strade”.

“La nostra famiglia – prosegue – ha cresciuto generazioni, dai figli, ai padri, ai nipoti…sempre con la qualità, ma oramai al centro storico non conta più la qualità, contano altri fattori, e noi non ne vogliamo far parte”.

“Qualcuno dovrebbe rivedere l’importanza delle botteghe storiche in questa città”

“Grazie a tutti i monticiani, e a tutti coloro che hanno creduto in noi in questi lunghi anni. Ma qualcuno dovrebbe rivedere l’importanza delle botteghe storiche in questa città, rivalutarle e motivarle, perché sono la parte vitale della nostra città. Ciao Rione Monti, ciao via Venezia” conclude Edoardo.