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Roma, domani il Colosseo illuminato contro la pena di morte

Domani, giovedì 30 novembre, il Colosseo sarà di nuovo illuminato in segno di opposizione alla pena di morte. Questa data è stata scelta per commemorare l’anniversario dell’abolizione delle esecuzioni nel Granducato di Toscana, un evento storico che ha segnato la prima volta in cui la pena di morte è stata soppressa in uno Stato.

La Comunità di Sant’Egidio, impegnata da anni in una campagna globale contro la pena di morte, ha dichiarato: “Tanto si può e si deve fare ancora contro questo strumento altamente inumano oltre che inutile, di cui non si è mai dimostrata l’efficacia come deterrente, mentre degrada la dignità degli Stati, riducendoli a meri esecutori di ingiustizia”.

Durante l’evento, interverranno importanti personalità, tra cui Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale, Fatime Zara Douga, sindaco di Ndjamena (Chad), e Gary Drinkard, ex condannato a morte dall’Alabama. Il Colosseo, simbolo di Roma, sarà illuminato per l’occasione e servirà da sfondo a una scenografia digitale Visual Mapping 3D sul tema “Non c’è giustizia senza vita”.

Pena di morte, le dichiarazioni di Gualtieri

‘Presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha commentato così l’evento di domani: ’È un piacere e un onore ospitare questa iniziativa che dal ’99 Sant’Egidio promuove con capacità ed efficacia. Domani illumineremo per questa causa il Colosseo”.

Ha aggiunto: “Questo tema richiede un impegno contante che vede Roma decisa ad affiancarvi. Non deve essere una delle tante Giornate ma una battaglia per ricordare al mondo l’orrore e l’insensatezza della pena di morte. La pena deve essere severa se necessario, ma non può essere irreversibile. Accolgo l’appello per la moratoria e l’abolizione, ed è positivo che ci sia larga partecipazione”.

Ha concluso Gualtieri: “Roma su questo deve continuare costantemente a fare sentire la sua voce. Spero che la luce che domani renderà ancora più bello il Colosseo sia segno di vita e di speranza per i diritti universali e inviolabili dell’uomo. Lo facciamo in una prospettiva di supporto alla richiesta di moratoria presentata alle Nazioni Unite, con tantissime firme. Invito tutti a firmarla per essere parte di questa battaglia civile’’.