Home NOTIZIE ATTUALITÀ I problemi dell’Italia, l’Indifferenza dei media, l’astuzia dei politici – IL SERVIZIO

I problemi dell’Italia, l’Indifferenza dei media, l’astuzia dei politici – IL SERVIZIO

Siamo abituati a leggere le notizie che ci arrivano sul telefonino dai social, spesso solo il titolo. I primi a capirlo sono stati i politici

Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 27 novembre 2023: “I problemi dell’Italia, l’indifferenza dei media, l’astuzia dei politici.”

Saremo anche il BelPaese ma se iniziassimo a prestare più attenzione a quello che i media dicono spesso di sfuggita e in modo criptico, magari tra una polemica politica strillata e un servizio sull’ultimo video di Fedez e della Ferragni, ci accorgeremmo che le cose vanno diversamente da come le percepiamo.

Certo, la crisi economica e le vicissitudini personali ci fanno capire che non è un periodo facile e che c’è chi fatica più di altri, ma è un po’ tutta l’Italia che è a rischio: un debito pubblico da oltre 2.800 miliardi di euro che impedisce i provvedimenti davvero utili perché troppo costosi; una qualità dei servizi pubblici in continuo calo che oggi è appena superiore a quella di stati come Botswana, Polonia, Tonga, India, Vietnam, Ruanda e Costa Rica anche se siamo il quinto paese europeo dove si pagano più tasse, ne abbiamo ben 70 e ci spremono non poco.

Se aggiungiamo l’alto numero di disoccupati e che evasione fiscale e mafie sottraggono centinaia di miliardi ogni anno, l’immagine che esce è tutt’altro che rassicurante.

Problemi dell’Italia, come si parla agli italiani?

I dati sono certificati nero su bianco ma non c’è consapevolezza: in un paese in cui si leggono meno giornali rispetto al dopoguerra, i quotidiani – salvo poche eccezioni – preferiscono inseguire i telegiornali in un’informazione spesso veloce, superficiale e priva di spirito critico e così chi ancora li guarda spesso non ha neanche tempo e modo di riflettere.

Anche perché ormai siamo abituati a leggere le notizie che ci arrivano sul telefonino dai social, spesso solo il titolo perché siamo di corsa: e i primi a capirlo sono stati i politici, che non a caso oggi preferiscono comunicare direttamente ai propri elettori – reali o potenziali – attraverso tweet, post e video… senza la mediazione di giornalisti, ben sapendo che così possono dire tutto e il contrario di tutto senza il rischio di essere smentiti.

Per rivedere la puntata integrale clicca qui: PUNTATA EXTRA.