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Minacciava prostitute per soldi armato di coltello in via Perlasca a Roma: arrestato dai carabinieri

minacce prostitute

A Roma continuano le situazioni di estrema pericolosità per le donne coinvolte nella prostituzione. Un individuo, armato di coltello, ha praticato atti di estorsione nei confronti delle prostitute, chiedendo loro soldi sotto minaccia. Il susseguirsi di questi eventi ha portato all’arresto del criminale da parte dei carabinieri della stazione di Roma Tor Sapienza e del Nucleo Operativo della compagnia di Roma Monte Sacro.

Minacciava le prostitute con un coltello

La scena del crimine si è sviluppata nelle strade di Roma, precisamente in via Giorgio Perlasca, dove una donna di origini romene ha denunciato di essere stata vittima di estorsione da parte di un individuo armato di coltello.

Le autorità, agendo prontamente sulla segnalazione, hanno avviato un servizio di osservazione mirato per identificare e catturare il criminale responsabile di questa serie di aggressioni.

50 euro per lasciarle lavorare

Attraverso le dichiarazioni delle vittime e il coordinamento delle forze dell’ordine, è emerso che l’uomo, settimanalmente, minacciava le prostitute con un coltello, richiedendo loro la somma di 50 euro per consentire loro di continuare la loro attività nella zona.

La serata del 9 novembre è stata cruciale: i carabinieri, schierati in via Giorgio Perlasca, hanno assistito al crimine in corso. Il criminale, con minacce e violenza, ha estorto denaro a una delle donne. In un’azione tempestiva, i carabinieri sono intervenuti, bloccando il criminale e consegnandolo alla giustizia.

La perquisizione

Durante la perquisizione personale, oltre al denaro estorto, sono stati rinvenuti e sequestrati quattro coltelli di vario tipo, evidenziando la pericolosità del soggetto arrestato.

L’uomo, identificato come un 37enne egiziano, è stato immediatamente portato nel carcere di Rebibbia. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere, assicurando così che il criminale non rappresenti più una minaccia per la sicurezza pubblica.